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Lisa e Joanna messaggere del made in Italy

Le buone notizie, merce rara per l'ippica di casa nostra in questo periodo travagliato, arrivano dall'estero dove nel weekend appena trascorso due femmine «terribili» espresse dal nostro allevamento, sia di trotto sia di galoppo, hanno fatto faville. E quando in parlamento si decideranno i destini dell'ippica non si potrà non tenere conto che il settore, espressione più alta dell'agricoltura d'elite, dà il proprio valido contributo a tenere alto il prestigio del made in Italy nel mondo. Domenica a Stavanger, fra i fiordi norvegesi, la regale Lisa America ha conquistato un posto d'onore di grande prestigio nel Forus Open, corsa di Gruppo 1 che costituiva l'ottava prova delle 13 tappe del Grand Circuit del trotto europeo. La figlia di Varenne, guidata da Eric Adielsson, ha trottato alle media di 1'11"1 sul miglio, eguagliando il proprio record personale, ed è stato battuta solo da Torvald Palema, favoritissmo campione uscente. Sul fronte del galoppo sabato all'ippodromo parigino di Longchamp Joanna si è aggiudicata alla maniera forte il Prix de la Porte Maillot, prestigiosa corsa di Gruppo 3 sui 1400 metri. La puledra allevata dal signor Faldutto si è mantenuta nelle retrovie sino all'ingresso della dirittura d'arrivo dove Christofle Soumillion le ha chiesto un cambio di marcia devastante che le ha consentito di dominare gli avversari.
Una vittoria che si aggiunge quest'anno a quelle del Prix Imprudence, del Prix de Sangringham e al terzo posto nelle Poule d'Essai des Pouliches: un ruolino di marcia da primaserie. Una bella fetta del merito di questi risultati va doverosamente attribuita all'allenatore milanese Bruno Grizzetti che ha plasmato Joanna a due anni valorizzandola per venderla poi ad una cifra importante allo sceicco Hamdam Al Maktoum. Ancora Bruno Grizzetti protagonista a San Siro galoppo dove ha sellato Cima de Triomphe, tornata alla vittoria dopo un periodo travagliato causato più da problemi psicologici che fisici. Il laureato nel Derby 2008 corre per i colori del magnate giapponese Teruya Yoshida che spesso e volentieri fa shopping nel nostro Paese con apprezzabili risultati.
Chi ha sfidato il caldo africano di domenica a San Siro non è rimasto certo deluso da uno spettacolo di prim'ordine. Protagonista assoluto il fuoriclasse dei nostri fantini Mirco Demuro, ma anche il suo fratellino Christian ha tenuto alto l'onore della famiglia. Mirco ha fatto centro in sella ad Arneb fra i puledri maschi di due anni del «Giuseppe de Montel» mettendo a segno un rush finale di rara efficia. Continua così l'esaltante stagione della scuderia Incolinx dell'ingegner Diego Romeo che ha trovato nel sempre più convincente Vittorio Caruso l'allenatore dei suoi sogni. Mirco ha concesso il bis ai suoi fans con una perfetta corsa in testa da un capo all'altro con il vecchio tedescone Estejo nel Premio di Lombardia. Poco prima era stato Christian Demuro a fare il colpo a sorpresa in sella a Moonlight Red, fra le femmine di 2 anni del «Mantovani».

Il fratellino di Mirco sta davvero bruciando le tappe e punta dritto al suo ambiziosissimo sogno: diventare il fantino più forte del pianeta.

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