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In lite da anni per un terreno Spara a due fratelli e ne uccide uno

RomaA Roma si torna a sparare. Questa volta il teatro della tragedia è a un rimessaggio di auto e roulotte in via Bagaladi nella frazione di Rocca Cencia al Casilino. Davanti all’autorimessa, al civico 201, nel primo pomeriggio di ieri un uomo Giuseppe Canale, poi arrestato a un paio di chilometri dal luogo dell’agguato e ora detenuto in stato di fermo giudiziario, ha sparato ai due titolari della rimessa, i fratelli Ermete e Daniele Mencaglia (rispettivamente di 64 e 60 anni). L’uomo ha estratto la pistola e sparato all’ennesimo rifiuto, da parte dei due fratelli di onorare un debito. Daniele Mencaglia è rimasto ucciso, raggiunto da tre colpi di pistola all’addome, il sessantenne è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Tor Vergata dove è spirato poco dopo. Anche il fratello Ermete è stato colpito ma le sue condizioni non sono gravi. Ed è stato proprio Ermete a fare il nome dell’aggressore ai poliziotti che per primi hanno raggiunto il luogo della tragedia. Secondo le prime ricostruzioni, da oltre dieci anni tra il 77enne Giuseppe Canale, residente a Monte San Biagio in provincia di Latina, e i due fratelli era in corso un contenzioso per la compravendita di un terreno, del quale l’arrestato chiedeva la restituzione o il pagamento, circa 15mila euro. Un contenzioso sempre più aspro tra i tre che avrebbe portato l’anziano al gesto estremo. L’uomo è stato subito portato negli uffici della squadra mobile di Roma dove è stato interrogato dal pm Barbara Sargenti. Gli agenti della squadra mobile, stanno setacciando la zona, alla ricerca dell’arma utilizzata, una pistola.
Ma non è l’unica violenza registrata a Roma. Un tassista è stato aggredito all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma da un abusivo. L’uomo ha sferrato un pugno violento sul volto del tassista che è caduto a terra battendo violentemente la testa. Subito dopo è fuggito.

La motivazione è che il tassista gli chiedeva di non usare la parola taxi e di non spacciarsi da tassista e di smettere di procacciare clienti abusivamente e con l’inganno.

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