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Lodo Alfano, il Colle: "Sono imparziale" Fini: "No alla reiterabilità dello scudo"

Una nota del Quirinale precisa il testo della lettera inviata ieri a Vietti: "Le conseguenze politiche sono del tutto estranee agli intendimenti del Capo dello Stato". Berlusconi in un'intervista alla Faz: "Non ho mai reclamato alcuna forma di tutela. Comunque una legge del genere esiste in molti Paesi". Fini: "Credo che il lodo non sia reiterabile". L'assalto finale: Fli autonomo alle Comunali. Poi il presidente della Camera avverte: "Un altro esecutivo non sarebbe un colpo di Stato" e poi propone di alzare le tasse

Lodo Alfano, il Colle: "Sono imparziale" 
Fini: "No alla reiterabilità dello scudo"

Roma - Il giorno dopo la lettera inviata da Napolitano a Vietti sull'estensione del Lodo Alfano alla presidenza della Repubblica, una nota precisa le posizioni del Capo dello Stato e, in serata, arrivanoa nche i distinguo del presidente della Camera. Le "conseguenze politiche" annunciate dopo l’intervento del capo dello Stato sul Lodo Alfano "sono del tutto estranee agli intendimenti del presidente della Repubblica", che puntano "sempre a favorire con la massima imparzialità la correttezza e la continuità della vita istituzionale". Lo sottolinea una nota del Quirinale, all’indomani della lettera inviata da Napolitano al presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Vizzini, sullo scudo processuale per premier e presidente della Repubblica.

Interpretazioni soggettive In quella lettera, precisa il Colle, Napolitano "ha ritenuto di dover manifestare le sue "profonde perplessità" su un punto specifico - tale da incidere sullo status del Presidente della Repubblica - della proposta di legge costituzionale all’esame della prima Commissione del Senato". "Le soggettive interpretazioni e le generalizzazioni del contenuto della lettera apparse in diversi commenti di stampa, così come le conseguenze politiche che taluni annunciano di volerne trarre - evidenzia il Quirinale - sono del tutto estranee agli intendimenti del Presidente della Repubblica, sempre volti a favorire con la massima imparzialità la correttezza e la continuità della vita istituzionale".

Fini: "Non credo che sia reiterabile" Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il Lodo Alfano non può essere reiterato. "Se la filosofia di questo provvedimento è quella di tutelare una funzione e non di tutelare una persona, io non credo che il Lodo possa essere reiterato. Diventerebbe non più tutela della funzione, ma finirebbe per non essere un privilegio garantito ad una persona - ha spiegato dal palco di un workshop sulla legalità organizzato dalle fondazioni FareFuturo e ItalianiEuropei - Io mi auguro che nel corso del dibattito, prima al Senato e poi la Camera, il Parlamento tenga conto di questo aspetto". 

Discuterne non è pericoloso Per Fini, "discutere sull’opportunità o meno dei rischi costituzionali del Lodo Alfano non comporta il rischio di una rottura sociale". "Più impegnativa - ha proseguito - sarà la discussione sulla giustizia".

Gasparri: "La nota del Quirinale ci conforta" "Prendiamo atto con soddisfazione della nota della Presidenza della Repubblica che destituisce di fondamento talune fantasiose ricostruzioni giornalistiche e, circoscrivendo l’ambito della discussione, conforta la nostra interpretazione della lettera del Capo dello Stato e, di conseguenza, la nostra azione tesa a condurre in porto il provvedimento. In tal senso, l’emendamento che presenteremo va nella direzione auspicata dal Presidente Napolitano". È quanto affermano in una nota il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri ed il vicepresidente vicario, Gaetano Quagliariello. 

Cicchitto: "No a riscritture diverse" Le precisazioni di Napolitano sul Lodo Alfano "sono apprezzabili", mentre è "inaccettabile" attaccare retroattività e reiterabilità del provvedimento, tentando di "smontare questioni fondamentali": così Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. "Intorno al dibattito che si sta sviluppando sul cosiddetto Lodo Alfano - premette - è bene precisare che non vi è alcun attacco alla magistratura. Bisogna invece registrare l’esistenza di un settore politicizzato della magistratura che sovente agisce contro l’area politica di centrodestra. E questo è ampiamente comprovato dagli avvenimenti degli ultimi decenni». «In questo quadro - continua - il Lodo Alfano ha una sua validità di fondo; è indubbio che esso vada articolato nelle forme giuridicamente più opportune, come hanno già detto i senatori Gasparri e Quagliariello". "Ma ciò che non è accettabile - attacca Cicchitto - è che vengano contestate retroattività e reiterabilità del provvedimento. Proprio perchè, se è scudo, deve esserlo anche di fronte ad attacchi ripetuti nel corso di questi anni. Chi è in buona fede non si cimenta nel tentativo di smontare questioni fondamentali, peraltro di fronte a rilievo che ha pure un riferimento sbagliato cui subito il gruppo Pdl al Senato ha tentato di trovare comunque una soluzione accettabile per tutti.

In questo quadro sono apprezzabili le precisazioni fatte oggi dal Presidente della Repubblica". 

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