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Londra, chiesa anglicana: "Sacerdoti omosessuali? Non c'è nessun problema"

L'arcivescovo di Canterbury, Williams, al Times: "Il fatto che un omosessuale diventi vescovo non è un problema. Vi sono però regole tradizionali che il clero deve rispettare"

Londra, chiesa anglicana: 
"Sacerdoti omosessuali? 
Non c'è nessun problema"

Londra - "Nessun problema" con sacerdoti, magari anche vescovi, omosessuali. A dirlo è stato il capo della chiesa anglicana, l’arcivescovo di Caterbury Rowan Williams in un’intervista rilasciata al Times di Londra. L’unica condizione è che però mantengano la regola storica del celibato. "Per dirla in modo molto semplice - ha afferma Williams - il fatto che un omosessuale diventi vescovo non è un problema. Vi sono però delle regole tradizionali, storiche che il clero deve rispettare".

Williams si è detto tuttavia "consapevole" che la questione dell’omosessualità è "una ferita nel ministero" sacerdotale. In realtà, il capo della Chiesa anglicana ha ammesso di aver fermato la candidatura di Jeffrey John, dichiaratamente gay, al posto di vescovo di Reading nel 2003, e una seconda volta, quest’anno a quello di vescovo di Southwark. Proprio per questo Rowan è stato criticato da varie associazioni di omosessuali. Peter Tatchell, attivista per i diritti umani, ha ricordato nel Times le apertura sull’omossesualità di Williams prima della sua nomina alla guida della Chiesa anglicana. L’arcivescovo di Canterbury ha però respinto al mittente le Critiche. La sua posizione, ha spiegato nell’intervista, è dovuta semplicemente al fatto che relazioni omosessuali attive costituirebbero "un costo troppo alto per la Chiesa". Del resto, ha osservato ancora, "la vita presonale del clero è importante".

Tra le motivazioni che spinsero Williams al doppio stop è anzitutto il timore di una spaccatura della Chiesa anglicana e di una reazione ostile da parte dei fedeli.

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