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Londra, il Papa nel mirino Arrestati sei algerini: "Volevano assassinarlo"

Sei netturbini in arresto: "Preparavano un attentato, erano una potenziale minaccia". Sequestrati oggetti pericolosi durante le perquisizioni. Ma il Papa rilancia: "Serve dialogo fianco a fianco tra le religioni"

Londra, il Papa nel mirino 
Arrestati sei algerini: 
"Volevano assassinarlo"

Londra - Stavano preparando un attentato al Santo Padre. Secondo il Daily Telegraph "volevano assassinarlo". Questa mattina Scotland Yard ha arrestato cinque spazzini, tutti islamici di origine algerina, che stavano progettando di uccidere il Papa: "Erano una potenziale minaccia per l'incolumità del Pontefice". Non viene alzato il livello di allerta terroristico, ma il viaggio del Papa in Gran Bretagna si fa sempre più teso proprio nel giorno dell'incontro con il primate anglicano Rowan Williams e con i leader delle altre confessioni. In serata è stato, poi, arrestato un sesto uomo

Cinque persone arrestate Scotland Yard ha arrestato sei persone per una potenziale minaccia che non avrebbe origine all’estero. Gli arresti sono stati effettuati alle 5.45 nel negozio di Londra dove erano tutti e cinque al lavoro e poi portati in un commissariato dove li stanno interrogando. A quanto si è appreso Scotland Yard era a conoscenza di questa potenziale minaccia contro il pontefice, ma ha deciso che la visita andasse avanti come da programma. I dispositivi per la visita sono stati attentamente rivalutati e la polizia britannica ha fatto sapere di essere rassicurata dal piano attuale. Anche per questo, non ci saranno cambiamenti all’itinerario del Santo Padre.

I cinque arrestati I cinque uomini, arrestati in base al Terrorism Act, hanno rispettivamente 26, 27, 36, 40 e 50 anni e sono arabi. Nella capitale sono stati perquisiti uffici e abitazioni dove sono stati sequestrati "oggetti pericolosi". I  cinque sono spazzini dipendenti di un’agenzia di pulizie che ha un appalto con il City Council di Westminster: avevano preso servizio nell’area di Westminster, dove il Papa è atteso nel pomeriggio. Di qui la rapidità dell’azione delle forze di sicurezza.

Padre Lombardi: "Fiducia nella polizia" "Siamo pienamente fiduciosi nella polizia, non è necessario cambiare il programma", fa sapere il portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi. "La polizia prende le misure necessarie, la situazione non è particolarmente pericolosa", continua padre Lombardi ricordando che "a Sarajevo, la situazione era più pericolosa" e assicurando che "il Papa è felice di questo viaggio, ed è calmo".

Il dialogo tra religioni Non solo il dialogo "faccia a faccia", ma quello "fianco a fianco". Nel corso dell’incontro con leader ebrei, musulmani e di altre fedi a Londra, il Papa spiega che, "quali seguaci di tradizioni religiose diverse, che lavorano insieme per il bene della comunità in senso ampio, noi diamo grande importanza a questa dimensione 'fianco a fianco' della nostra collaborazione, che completa l’aspetto 'faccia a faccia' del nostro costante dialogo". Il dialogo "deve porsi su diversi livelli e non dovrebbe essere limitato a discussioni formali. Il dialogo della vita implica semplicemente vivere fianco a fianco ed imparare l’uno dall’altro in maniera da crescere nella reciproca comprensione e nel reciproco rispetto. Il dialogo dell’azione ci fa ravvicinare in forme concrete di collaborazione, mentre applichiamo le nostre intuizioni religiose al compito di promuovere lo sviluppo umano integrale, lavorando per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato. Questo tipo di dialogo può includere l’esplorare assieme come difendere la vita umana ad ogni stadio e come assicurare la non esclusione della dimensione religiosa di individui e comunità dalla vita della società. Poi, a livello delle conversazioni formali, non vi è solo la necessità dello scambio teologico, ma anche il porre alla reciproca considerazione le proprie ricchezze spirituali, il parlare della propria esperienza di preghiera e di contemplazione, l’esprimere a vicenda la gioia del nostro incontro con l’amore divino".

Il ruolo delle scuole cattoliche Nessun riferimento esplicito allo scandalo della pedofilia, ma il Papa sottolinea che le scuole cattoliche inglesi devono essere "un ambiente sicuro per i bambini e i giovani". Il Santo Padre si rivolge a "coloro il cui impegno è quello di garantire che le nostre scuole assicurino un ambiente sicuro per i bambini e i giovani". "La nostra responsabilità verso coloro che ci sono affidati per la loro formazione cristiana non richiede nulla di meno - spiega Benedetto XVI - la vita di fede può essere effettivamente coltivata solo quando l’atmosfera prevalente è di una fiducia rispettosa e affettuosa. Confido che questo possa continuare ad essere un segno distintivo delle scuole cattoliche in questo Paese". Il Papa ricorda ai religiosi di non deviare dai dettami del magistero: "La vita e l’opera della Venerabile Mary Ward, nativa di questa terra, la cui visione pionieristica di vita religiosa apostolica per le donne, ha portato così tanti frutti".

La religiosa, fondatrice delle cosiddette gesuitesse, creò un ordine dedito all’educazione delle ragazze: "Io stesso da giovane ragazzo sono stato educato dalle 'Dame inglesi' e devo loro un profondo debito di gratitudine".

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