Cultura e Spettacoli

L'Orchestra di Piazza Vittorio apre la stagione dell'Auditorium Parco della Musica

Il concerto si terrà la sera del 23 giugno, nella cavea del Parco della Musica di Roma. Il gruppo musicale multietnico presenterà in anteprima brani inediti e i successi che hanno segnato dal 2002 la sua storia

L'Orchestra di Piazza Vittorio apre la nuova stagione dell'Auditorium «Parco della Musica» di Roma.
La sera del 23 giugno si terrà un grande concerto in cavea, per presentare in anteprima assoluta alcuni brani inediti e raccontare questa isola multiculturale con i successi di sempre.
Per chi ancora non lo conoscesse, si tratta del collettivo diretto dal componente della Piccola Orchestra Avion Travel Mario Tronco, che riunisce musicisti di differenti provenienze geografiche.
Il suo successo travolgente è legato al fatto che sin dall'inizio ha rotto tutti gli schemi della formazione musicale, della concezione orchestrale, dell'uniformità della formazione culturale.
Il gruppo è composto da una ventina di musicisti provenienti da comunità e culture diverse, ognuno con i suoi strumenti e il suo bagaglio di musica popolare, in una fusione di culture e tradizioni, memorie, antiche e nuove sonorità, strumenti sconosciuti, melodie magicamente universali, voci del mondo.
L'idea di creare questa singolare orchestra nasce nel 2002 nel quartiere Esquilino della capitale, quando si organiozza l'operazione di salvataggio dello storico Cinema Apollo di Roma che doveva essere trasformato in sala Bingo. Diventerà, invece, un Laboratorio Internazionale di Cinema, Musica e Scrittura.
Nel 2006 il documentarista Agostino Ferrente ha realizzato il documentario «L'orchestra di piazza Vittorio», che racconta la storia di questa inconsueta formazione musicale.
Il film è stato presentato con grande successo in numerosi festival internazionali, da quello di Locarno al Tribeca Film Festival di New York. Poi, è uscito nelle sale cinematografiche italiane distribuito da Luckyred, vincendo nel 2007 numerosi premi tra cui il Nastro d'Argento e il Globo d'Oro come migliore documentario. Il film è poi stato distribuito negli Usa (Netflix) e in numerosi altri paesi.
L'Orchestra di Piazza Vittorio vanta ora circa 300 concerti realizzati nei 5 continenti, spesso al seguito del film nella modalità "Cine-Concerto" e 3 album, il primo dei quali ha ottenuto il "German Record Critics' Award" 2005 per la sezione Wordlmusic e l'ultimo è coprodotto dal leggendario Bob Ezrin. Dal 2009 l'Orchestra si è esibita in vari festival europei, con il riadattamento de "Il flauto magico" di Mozart.
L'idea del gruppo multietnico è piaciuta al pubblico, i sostenitori entusiasti sono diventati migliaia, i media si sono interessati al fenomeno anche all'estero, docenti e ricercatori universitari ne studiano lo sviluppo dedicando ad esso pubblicazioni monografiche e convegni.
Ma il successo non ha scalfito affatto l'atteggiamento aperto e arioso, la profondità della ricerca e la meraviglia che si rinnova a ogni esibizione.
L'Orchestra di Piazza Vittorio rappresenta una realtà unica in Europa.
È la prima ed unica orchestra nata con l'auto-tassazione di alcuni cittadini che ha creato posti di lavoro e relativi permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo ed ora di fatto nostri concittadini.
Si tratta di musicisti che portano la testimonianza di musiche, culture e religioni diverse e basta guardarli, tutti insieme, sul palco, per comprendere che incarnano un messaggio di fratellanza e di pace più efficace di proclami, comizi e dibattiti televisivi.
Il progetto ha dunque un valore politico e sociale, ma l'Orchestra ha un forte contenuto musicale ed artistico di valore pressoché unico.
Promuove, infatti, la ricerca e l'integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al pubblico italiano.

É, dunque, anche un mezzo di recupero e di riscatto per musicisti stranieri che vivono a Roma a volte in condizioni di emarginazione culturale e sociale.

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