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La love story tra Lady D e l'ex presidente francese

Non è un’inchiesta della procura ma un libro di Giscard ad alimentare la voce di una liaison extraconiugale. Protagonisti l’ex inquilino dell’Eliseo e Lady D

La love story tra Lady D 
e l'ex presidente francese

Parigi - Lady Diana Spencer, nata nel 1961 e morta a Parigi il 31 agosto 1997, amava la Francia e i francesi. Resta da interpretare il verbo amare. Ieri Le Figaro ha inaugurato la sua nuova formula grafica sparando le anticipazioni su un futuro bestseller: il libro «La Princesse et le Président» (La Principessa e il Presidente). L’autore è stato davvero presidente della Repubblica. Si tratta del liberale Valéry Giscard d’Estaing, entrato all’Eliseo nel 1974 con l’aiuto del gollista Jacques Chirac, contro il socialista François Mitterrand. Tre personaggi destinati a succedersi al potere, visto che Mitterrand sconfigge Giscard nel 1981 e lascia il posto a Chirac nel 1995. Tre personaggi diversissimi tra loro, ma accomunati dall’eccitabilità di fronte al fascino femminile, che ha alimentato su ciascuno di essi una quantità innumerevole di gossip. Da quando si parlò di un incidente notturno dell’allora presidente Giscard di ritorno da una seratina piccante alle innumerevoli scappatelle di Mitterrand (che impiegò perfino i servizi segreti per difendere la privacy della figlia naturale Mazarine) e pure di Chirac.

Giscard entrò all’Eliseo a 48 anni. Sette anni dopo ne usciva ancora pieno d’energie e d’ambizioni. Se queste ultime sono state frustrate dai suoi connazionali in tutti i modi possibili e immaginabili, pare che le energie giscardiane abbiano continuato a sedurre signore e signorine. Compresa Lady D? Questo è il punto. Questo si chiedono 64 milioni di francesi, che - grazie alle anticipazioni del Figaro - hanno dimenticato almeno per un giorno l’angoscia collettiva per la nuova influenza. La foto (autentica) di Giscard e Lady Diana, seduti uno accanto all’altra, dominava ieri i tg della sera. Oggi sarà sulle prime pagine dei quotidiani, divisi dalla politica e uniti dal desiderio di sapere se Giscard ha davvero avuto una love story con Lady D.

Il libro di Giscard parla di un presidente di nome Jacques-Henri de Lambertye, che alla metà degli anni Ottanta ha una storia d’amore con una principessa inglese, descritta come graziosissima, arcinota e infelice nell’ambito della propria famiglia. La donna del romanzo si chiama Patricia e il suo titolo nobiliare è quello di «Principessa di Cardiff». La descrizione, però, sembra una biografia dettagliata di Diana Spencer. E nell’intimità la principessa narra il suo dramma personale, cominciato quando - pochi giorni prima delle «nozze del secolo» - il marito le ha rivelato d’avere un’amante e di non nutrire la minima intenzione di mollarla.

Il testo sparge indizi per indurre il lettore a identificare il vero presidente con quello immaginario (tra l’altro Jacques-Henri de Lambertye è un nome dal sapore aristocratico, proprio come Valéry Giscard d’Estaing), ma pudicamente l’autore precisa che l’amante di Patricia è vedovo. Giscard è sottile nel gioco del «dico-non dico», ma quella storia del presidente vedovo non dev’essere piaciuta a sua moglie Anne-Aymone Sauvage de Brantes (ancora un nome che sa di nobiltà), da lui sposata nel 1952.

Galeotto fu il G7. Il presidente francese (evidentemente Giscard sogna d’aver rivinto le elezioni nel 1981 e di essere ancora presidente alla metà degli anni Ottanta) incontra la principessa inglese a un ricevimento a Buckingham Palace, a margine del vertice annuale tra i paesi Più industrializzati. Nei suoi ammiccamenti politico-sentimentali, Giscard allude al G7 per sottolineare l’importanza di questa istituzione, che fu lui a inventare nel 1975 convocando il summit delle principali economie (l’Eliseo voleva solo cinque partecipanti, ma alla fine si rassegnò alla presenza dell’Italia e l’anno seguente gli americani invitarono anche il Canada) alla tenuta di caccia di Rambouillet, nella regione parigina. Guarda caso gli incontri amorosi tra il presidente e la principessa del romanzo si svolgono proprio al castello di Rambouillet, isolato in mezzo alla foresta.
Del libro (che esce il primo ottobre presso le edizioni parigine Fallois-XO) sono per ora note solo le anticipazioni fornite ieri dal quotidiano francese. Il resto è un segreto custodito meglio di molti dossier ultrasensibili all’epoca di Giscard. I francesi si chiedono quali avventure attendano nel romanzo la principessa triste Patricia, ormai soprannominata «Lady P». Oggi Jacques-Henri de Lambertye sarebbe in pensione e ricorderebbe con tenerezza i giorni ruggenti di Rambouillet (quelli del suo personale G2). Figuriamoci il vero Giscard, che ha 83 anni e che - dopo aver perso nel 2004 persino le elezioni per restare presidente della regione Auvergne - si diverte a titillare la fantasia dei connazionali con un sapiente miscuglio tra vero e verosimile, tra reale e virtuale, tra sogno e amore. Il tutto insaporito (per Giscard) da una certezza: i proventi del libro saranno assolutamente reali. Gli permetteranno di pagare i restauri del castello di famiglia, confiscato dopo la Rivoluzione francese e da lui recentemente acquistato.

Magari c’è in giro per il mondo una principessa giovane, bella e triste, disposta a visitarlo.

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