L'ufficiale che indaga sui delitti all'ombra del nazismo
29 Giugno 2011 - 17:57In libreria «Il signore delle cento ossa» in cui un ufficiale della Wehrmacht indaga per scoprire il movente dell'assassinio di un generale giapponese, ucciso dopo una conferenza d'affari italo-tedeco-nipponica, alla vigilia del secondo conflitto mondiale
Il signore delle cento ossa è un giapponese trovato misteriosamente ucciso insieme al suo inserviente. Siamo agli albori della seconda guerra mondiale e Martin Bora, ufficiale del controspionaggio tedesco, che odia il nazismo e i suoi protagonisti e s'ispira al cospiratore di Hitler, Von Stauffenberg, deve far luce su questo delitto. Tra mistificazioni, tradimenti, intrighi e altri delitti dovrà scoprire perché è morto Ishiro Kobe, generale nipponico, freddato da una revolverata ma colpito da innumerevoli scudisciate. La dinamica è chiara, il movente è oscuro. Quanto al suo servitore, ha visto. E probabilmente sapeva.
Quella di Martin Bora è un'avventura degli esordi, l'inquirente non è ancora al culmine della sua carriera e l'opera di Ben Pastor, scrittrice italo americana, rappresenta questa figura alle prese con un periodo storico tra i più controversi dell'intero Novecento. Siamo nell'estate del 1939, i venti di guerra incombono ma sembrano ancora lontani. Lui, Bora, è un nazista sbagliato. Uno di quelli che canta - per quanto possibile - fuori dal coro. Non digerisce il führer e non ne condivide l'arroganza aristocratica che offende il suo senso etico ed estetico. Bora è un potenziale cospiratore, però del suo lavoro è entusiasta e fiducioso. Così quando viene assegnato a sorvegliare una conferenza d'affari trilaterale tedesca, italiana e nipponica, parte con la baldanza di chi ci crede. Ha giurato obbedienza e il codice d'onore gli vieta deroghe, pur non ignorando gli orrori che il nazismo e i nazisti hanno e stanno portando avanti.
Lui, gentiluomo di nobiltà guerriera, dal fascino tenebroso ma amante sfortunato, non si risparmia. E non risparmia sforzi per ricostruire il mosaico disastroso e disastrato che si nasconde dietro quella morte così apparentemente insulsa. Così apparentemente slegata da tutto il contesto precedente. Pagina dopo pagina i colpi di scena si avvicenderanno in un susseguirsi che non lascerà senza stimoli il lettore. «Il signore dalle cento ossa» (Sellerio, pp.