Ma l'unica trincea è lo spirito più vero del nostro Occidente

di Giannino della Frattina

Ecco. Adesso ci tocca anche il Natale (e pure Pasqua) con il Duomo blindato da orribili blocchi di cemento grigio. Un'inevitabile misura anti terrorismo voluta dal prefetto Alessandro Marangoni dopo il nuovo crimine islamico. Questa volta il tir kamikaze è toccato alla rigorosa Germania del cancelliere Angela Merkel, il cui apparato di intelligence è stato beffato da un altro lupo solitario affamato di sangue e martirio. Perché forse dietro la strage di Berlino non c'è un'organizzazione terroristica particolarmente sofisticata, ma solo l'esaltazione e l'odio covato da un manipolo di pazzi. Magari ospiti di un centro di prima accoglienza dove sono entrati con falsi documenti da profughi. O più semplicemente come richiedenti asilo e in attesa delle scartoffie burocratiche, organizzano un attentato.

Non saranno tutti così quelli che arrivano in Europa. E ci mancherebbe, ma di certo molti di quelli che hanno firmato le stragi è quella la strada che hanno percorso. Per questo la necessità dei cavalli di frisia in Duomo. Barriere contro il terrore islamico. Saranno efficaci? Forse sì, ma di certo di ben altre barriere ha bisogno oggi l'Occidente il cui spirito è sempre più mortificato da un politicamente corretto che finirà per ucciderlo. A quanti, proprio in questi giorni, sarà capitato di assistere a una festa di Natale a scuola di un figlio o un nipotino. E quanto stringono il cuore le povere maestre costrette a imbarazzanti slalom verbali per far sparire da canzoni e poesie le figure di Gesù, di Dio padre e creatore, perfino della Madonna e di san Giuseppe. Nulla di riferibile al logos di Cristo, ai dieci comandamenti, all'incarnazione di Nostro Signore nel bambino di Nazareth. Nulla. Solo la melassa di abbracci, amicizia, amore, fratellanze varie e cuori che luccicano. Tutte banalità di fronte alle quali nessuno ha nulla da obiettare. Ma che nulla hanno a che vedere con le radici cristiane della nostra civiltà. Quella che in altri secoli seppe affrontare i turchi. Consegnandoci oggi un mondo migliore.

Sapremo fare altrettanto anche noi con i nostri figli? Per ora sembra di no.

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