Cronache

L'uomo è mammone? Le nozze sono nulle

Lo dice la Corte di Cassazione che ha annullato il matrimonio di una coppia di Mantova: "Legame patologico"

L'uomo è mammone? Le nozze sono nulle

Uno dei luoghi comuni più noti in italia è che l'uomo è un "mammone". Questo forte legame tra madre e figlio, spesso, non va giù alla moglie-nuora. E adesso è intervenuta anche la Corte di Cassazione. Il tribunale ha accolto la richiesta del Tribunale eclesiastico che aveva annullato il matrimonio di una coppia di Mantova. Il rapporto del marito con la propria è stato definito "patologico" dalla moglie, che si era opposta alla nullità del matrimonio perché chiedeva che le venisse riconosciuta la colpa dell'uomo per poter ottenere l'indennizzo.

Nella sentenza la Suprema Corte scrive che l'uomo era affetto da una patologia "manifestatasi, dopo le nozze, in note marcate di dipendenza dalla figura materna, con incapacità ad assumere l'obbligo di quella minima integrazione psico-sessuale che il matrimonio richiede, mostrandosi anaffettivo e indifferente nei confronti della moglie". "Non esistono ostacoli - aggiunge la Corte - al riconoscimento nell'ordinamento italiano dell'efficacia della sentenza emessa dal tribunale ecclesiastico". Il matrimonio era stato celebrato nel 2007, e nel 2010 era già terminato. Il Tribunale ecclesiastico ha esaminato i due sposi con test e perizie. La conclusione a cui era giunto è che il marito, a causa del rapporto con la madre, aveva sviluppato una "patologia produttiva dell' incapacità ad assumere l'obbligo di quella minima integrazione psico-sessuale che il matrimonio richiede con la conseguenza di un comportamento anaffettivo e indifferente nei confronti" della moglie. "I

4671058654785px;">n un caso come quello in esame - conclude la Suprema Corte -, in cui l'altro coniuge ha determinato con la sua incapacità derivante da una patologia psichica, l'invalidità del matrimonio concordatario si pone, sia pure ex post, una questione di effettività e validità del consenso che prevale sulla tutela dell'affidamento riposto dal coniuge inconsapevole al momento della celebrazione del matrimonio".

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