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Mago d’Amore incanta Torino e i bimbi dell’India

Trotto sugli scudi nel weekend ippico appena trascorso che aveva in cartellone il Gran Premio Città di Torino, classica per i 4 anni in vista del basilare «Europa» a San Siro. La generazione 2006 ha trovato in Mago d'Amore, dominatore assoluto della prova, un leader solidissimo che sembra destinato a prendersi parecchie altre soddisfazioni nel corso della stagione. Il suo driver Pippo Gubellini, fuori giuoco per un appiedato, è stato più che degnamente sostituito dallo svedese Orjam Kihlstrom che ha portato al comando delle operazioni Mago d'Amore sulla seconda curva, superando Mondiale Ok che aveva resistito a Mineiro As. Da quel momento la corsa poteva considerarsi virtualmente chiusa, almeno per quanto riguarda il nome del vincitore. Mago d'Amore, infatti, maramaldeggiava con sicurezza alla media di 1'14"3 senza mai essere richiesto da Kihlstrom. Sul traguardo, lontani dal vincitore, Moses Rob e Madrileno ai posti d'onore. Per gli amanti delle statistiche va ricordato che cinque dei primi sette arrivati sono figli di Lemon Dra, lo straordinario stallone rapito anni fa e mai più ritrovato che ha lasciato un vuoto incolmabile nell’allevamento italiano del trotto che ha perso un basilare caporazza indigeno continuatore di Sharif di Jesolo, il più grande stallone mai espresso dal nostro Paese.
Mago d'Amore è un suo degno discendente e piace ricordare che il suo proprietario, l'architetto milanese Roberto Ubaldi, devolverà una parte delle vincite del suo pupillo a favore di una casa di accoglienza per bambini a Bangalore, in India.
Dal trotto al galoppo due grossi avvenimenti hanno polarizzato l'attenzione sulla scena internazionale: la vittoria del fantino irlandese Tony McCoy nel Grand National di Liverpool e il record di vittorie dell'imbattuta fuoriclasse Zenyatta negli Stati Uniti. Nella corsa ad ostacoli più importante del pianeta McCoy ha portato al successo l'irlandese Don't Push Itine, quotato all'inizio 20 contro 1 e poi crollato a 10 sotto un diluvio di scommettitori che hanno sbancato i bookmakers britannici. Basti ricordare che soltanto nelle tasche di John P. McManus, detto JP, finanziere irlandese di stanza a Ginevra, sono entrate ben 521.053 sterline. AP McCoy, detto AP o The Champ, ha colto per la prima volta il successo nel Gran National confermandosi come uno dei più grandi fantini della storia con 14 titoli a fila tra i jockey da ostacoli in Inghilterra.
Dall'altra parte dell'oceano rimbalza la notizia che Zenyatta, la più forte galoppatrice del mondo, all'ippodromo statunitense di Oaklawn Park in Arkansas si è aggiudicata da dominatrice l'Apple Blossom Invitational, conquistando così il 16° successo di una carriera da sogno. La campionessa é imbattuta e ha eguagliato il record di Citation, Cigar e, soprattutto, del nostro Ribot, il più grande di sempre. Zenyatta vince in carriera quasi sei milioni di dollari, esattamente 5.924.

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