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Mai uguale a se stessa ovunque la si guardi La sorpresa Montpellier

La più antica scuola di Medicina, le dimore signorili, il quartiere neoclassico Antigone, i castelli e le costruzioni ipermoderne

Dora Ravanelli

Un prisma. Con tante facce. A seconda di come la luce cade sulla superficie, mostra un colore differente. Montpellier - 270.000 abitanti, sud-ovest della Francia, 12 km dal mare, un passato colto, un presente «pétillant» come una coppa di champagne - è così. A proseguimento della parte storica, per esempio, si dipana Antigone, il quartiere-sogno dell'arch. catalano R. Bofill, che, negli anni '80, volle ricreare - in stile neoclassico inglese - un'agora ateniese «riveduta e corretta», da vivere (7.000 i residenti). Segue, intorno al fiume Lez, un nuovo polo di attrazione mondano-culturale, in cui spicca il ristorante Terminal 1 (www.terminalpourcel.com), di J. e L. Pourcel, chef superstellati, cucina mediterranea con tocchi orientali, arredo elegantemente bizzarro. Contiguo, ecco Port Marianne, 5 quartieri in 9.000 mq di verde impreziositi da costruzioni firmati da architetti di fama. Da non perdere il municipio di Jean Nouvel, 1.400 mq di pannelli fotovoltaici neri e blu e uno specchio d'acqua sottostante. Poi la curiosa casa - con balconi arrotondati, muri ricoperti d'alluminio - Maison Folie Divine, poco prima del Lycée Freche, firmato da M. Fuksas. Ancora, un castello secentesco, 28 ha. di vigneti e vini pregiati, della nobile famiglia de Colbert, Chateau Flaugergues (www.flaugergues.com), con l'ottimo ristorante Folia. E, prima di arrivare ai 20 km di spiaggia (le ostriche Bouzigues sono allevate in zona), tre stagni, rifugio di volatili come i fenicotteri rosa. Ovunque si ruoti il prisma, muta la luce e il contesto.

Testimoni di un passato blasonato, sono gli «hotel particulier», dimore signorili costruite tra il 14° e il 17° sec. , che conservano elementi architettonici medievali. (Rue Bras de Fer - lampione a forma di braccio sporgente dal muro - è l'unica via rimasta intatta dal Medio Evo). Prossimo all'Herboristerie La Quintessence, in rue Aiguillerie 26, il palazzo Griffi si caratterizza per una scalinata rinascimentale che sembra sospesa nel vuoto. Al n. 31 la settecentesca Société Royale de Sciences et Astronomie: scolpiti nella pietra, telescopio e compasso. Al n. 33, il negozio più curioso, Pomme de Reinette, giocattoli, giochi, figurine di carta, lanterne magiche, soldatini, marionette ispirati al passato. In pl. Petrarque 2 la facciata settecentesca contrasta con l'atrio del 200. Nel cortile s'affaccia il dehors del ristorante La Diligence (www.la-diligence.com), cucina semplice, ma sofisticata. Anche il boutique-hotel Baudon de Mauny (www.baudondemauny.com, 9 camere, da 150 euro) è inserito in una dimora del 300 con arredi di design. Da visitare la «casa di campagna» Hotel Haguenot (www.hotelhaguenot.com), 18° sec., parco, fontane, terrazza-osservatorio astronomico, decorazioni e arredi raffinati. Confinanti, i giardini di Peyrou del 700, punto panoramico, e il Jardin des Plantes, il parco botanico più antico d'Europa (1593) commissionato dalla facoltà di Medicina - anch'essa la più antica ancora in attività - per lo studio delle piante officinali. A due passi, la Cattedrale St.-Pierre, già monastero, monumentale con le sue torri, in perfetto stile gotico. Dalle finestre dell'hotel spartano, ma «bohemien», Le Guilhem (www.leguilhem.com, da 83 euro) la vista su di essa è eccezionale. Accanto, il ristorante con giardino Le Petit Jardin (tel. +33.4.67607878), carne e pesce ben cucinati. Oltrepassato l'Arc de Triomphe dedicato a Luigi XIV, inizia una passeggiata lungo la rue Foch, che attraversa la parte storica da un estremo all'altro. «Capolinea», pl. de la Comédie, simbolo cittadino, col Théatre de l'Opéra e lo Scaphandrier, palazzo con facciata elaboratissima. Nelle vie laterali del percorso s'incontrano la chiesa St.-Roch e il trompe-l'oeil che la riflette; rue Argenterie e dintorni per lo shopping; l'Hotel St.-Come, dove i chirurghi studiavano l'anatomia sui cadaveri; il «mikvé» sotterraneo, vasca medievale per il bagno purificatore degli ebrei.

Sulla cultura del passato s'innesta la cura per quella del presente. Il progetto MoCo, Montpellier Contemporain, vedrà l'Hotel Montcalm (3.500 mq) affiancarsi nel '19 alla Panacée, Centro d'arte contemporanea. Svetta il Musée Fabre, uno tra i più prestigiosi d'Europa con 900 tele, da Rubens a Utrillo.

Informazioni: www.ot-montpellier.fr; www.france.fr; www.airfrance.

com.

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