Malattie psichiatriche e ricerca d'avanguardia

Malattie psichiatriche e ricerca d'avanguardia

Un'importante trincea contro le degenerazioni indotte dalla senilità e i disturbi della mente. L'Irccs Istituto San Giovanni di Dio, Fatebenefratelli di Brescia, è un centro leader nella ricerca e cura delle malattie psichiatriche e dell'Alzheimer che collabora con qualificati centri italiani, europei e Usa. In questo contesto si collocano due progetti di punta finanziati dalla Ue: Human Brain Project (Hbp) e Managing the Link and Strenghtening Transition from Child to Adult Mental Health Care (Milestone).
I disturbi mentali sono un importante problema di sanità pubblica. In particolare, i disturbi psicotici, affettivi e della personalità, come anche i disturbi cognitivi associati a demenza, rappresentano le patologie che peggiorano in maggior misura la qualità di vita e generano alti costi per la Sanità. Il Centro San Giovanni di Dio di Brescia cura ogni anno oltre 6mila pazienti, gestisce 11 unità in tre linee di ricerca all'avanguardia europea, oltre ad avere un'elevata capacità di degenza nelle sue strutture sia in psichiatria, sia nella riabilitazione della demenza. I progetti: l'Hbp vale 1 miliardo di euro (durata decennale), nell'ambito del piano «7Fp Fet Flagship call». Più di 300 esperti nel campo delle neuroscienze e dell'informatica sono impegnati in una ricerca che integri le più promettenti applicazioni Ict alla comprensione del cervello. Il «Milestone», invece, con un finanziamento di 6 milioni per 5 anni, ha l'obiettivo di migliorare il funzionamento dei servizi di salute mentale nei 28 Paesi Ue.
«Il nostro impegno - spiega fra' Marco Fabello, direttore generale dell'Irccs - è rivolto all'applicazione delle più innovative conoscenze mediche e di ricerca per svolgere a pieno, come Fatebenefratelli, la nostra missione religiosa. Portare salute e salvezza alle persone più disagiate e indifese con la piena assistenza nel segno della modernità, della ricerca proiettata nel futuro, con le migliori risorse mediche e infermieristiche.

Oggi puntiamo anche a un vasto progetto di teleassistenza nelle case dei pazienti, per essere sempre più vicini alle necessità delle famiglie».

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