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"Maldive? Golpe da operetta Gli italiani si godono il sole"

Il racconto di un nostro connazionale in vacanza su un atollo, un avvocato di Bolzano: "Qui niente è cambiato. Ieri è pure arrivata una coppia con bimbi". L'ex presidente parla in tv: Salvate il mio Paese"

"Maldive? Golpe da operetta  Gli italiani si godono il sole"

«Tenendo conto di quello che succede in giro nel mondo, questo delle Maldive è un colpo di stato quantomeno soft. Qui al resort Palm beach la vacanza continua tranquillamente». Sergio, avvocato di Bolzano, risponde così al Giornale da un isolotto paradisiaco delle Maldive. Ieri il presidente deposto ha lanciato un appello per «salvare il Paese», la sua famiglia è fuggita nello Sri Lanka e le preziose statue del museo buddista della capitale, Malè, sono state fatte a pezzi. Un campanello d’allarme per la presenza di bande «talebane», che odiano le statue divinatorie, in mezzo a una popolazione sunnita non certo integralista.

Sergio va in vacanza alle Maldive da una ventina d’anni. Con lui nel resort a 40 minuti di idrovolante dalla capitale, ci sono circa 300 turisti italiani. Quando gli chiediamo se la situazione possa precipitare come per le primavere arabe, si mette a ridere. «Se vuole la verità, noi lo viviamo come un golpe da operetta. Martedì non sapevamo nulla del presidente deposto. L’allarme è rimbalzato dall’Italia con amici e familiari che hanno cominciato a chiamarci impauriti», spiega l’avvocato. «Si continua tranquillamente ad andare in spiaggia. Si esce in barca da mattina a sera e si fanno immersioni. Anche le escursioni nei villaggi di pescatori non sono state cancellate. È tutto normale a tal punto che ieri è arrivata una coppia con i bimbi piccoli dall’Italia e nessuno si sogna di fare le valigie», tranquillizza il turista tricolore. Neanche per raggiungere gli atolli più vicini a Malè i turisti passano per la capitale, dove ci sono stati disordini. L’aeroporto internazionale si trova su un isolotto a cinque minuti di navigazione, ma come i vacanzieri scendono così si imbarcano sugli idrovolanti per raggiungere i resort.

«Sto parlando da un cellulare locale, le linee telefoniche non sono mai state interrotte, la tv funziona, come la radio. Neanche Al Jazzera ne parla più di tanto - sottolinea Sergio - I rifornimenti non si sono mai interrotti e soprattutto il personale locale, che ha famiglia nella capitale, è tranquillo. Le sembra un pericoloso golpe?».

Ieri il presidente in fuga, Mohammed Nasheed, ha lanciato un appello televisivo alla comunità «internazionale in difesa della democrazia. Che intervengano sul governo illegale e mandino persone sul terreno per mantenere la pace» ha chiesto Nasheed, ex attivista per i diritti umani, soprannominato il Mandela delle Maldive. Il presidente deposto ha raccontato di essere sfuggito alla cattura. Ieri mattina la moglie e le due figlie di Nasheed sono fuggite nel vicino Sri Lanka. Eppure il portavoce della diplomazia statunitense Victoria Nuland, alla domanda di un giornalista che chiedeva se gli Usa considerano «legittimo» il nuovo governo a Malè ha risposto di «sì».

«I maldiviani con cui ho parlato sembrano incerti con chi schierarsi. L’impressione è che stanno alla finestra - spiega l’avvocato in vacanza - Le motivazioni più che politiche o religiose riguardano il controllo delle risorse delle Maldive, ovvero del turismo».
Mohammed Waheed Hassan, il nuovo presidente, ha fatto sapere ieri «che non ci sono e non ci saranno problemi per i turisti». Le autorità golpiste giurano che «non c’è mai stato e non c’è alcun conflitto religioso», ma la distruzione delle statue buddiste, da parte di un gruppo di 5-6 persone, come fecero i talebani in Afghanistan, è un brutto segnale. Ieri nella capitale la quarantina di italiani residenti si è riunita con il console Giorgia Marazzi. La città è tranquilla, ma due sere fa ci sono stati disordini in alcuni atolli meridionali.

L’esercito ha inviato 300 soldati a Addu, seconda città del Paese, dove, secondo il sindaco filo Nasheed, c’era il caos. L’impressione è che durante il golpe i generali siano rimasti a guardare, mentre la polizia si è ammutinata. Non a caso il capo degli agenti, Abdul Mannan Yoosuf, ha confermato che sono stati spiccati alcuni mandati di cattura per il presidente deposto e l’ex ministro della Difesa. Da Palm Beach, il resort degli italiani, Sergio assicura: «La vacanza continua, sperando che resti un golpe soft».
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