Controcultura

MALEDETTA DESTRA

Camillo LangoneB enedetti gli scrittori maledetti. Ogni scrittore del presente che voglia avere un futuro dovrebbe scegliersi come nume tutelare, come santo patrono, uno scrittore del passato capace di ritrovare un pubblico a ogni cambio di generazione e quindi, ad esempio, Céline e Drieu La Rochelle. Soltanto autori di tal fatta possono insegnare a durare, che è la cosa più importante anzi «la gran cosa» come scrive Hemingway in Morte nel pomeriggio. I gemelli diversi del maledettismo francese novecentesco avevano un metodo comune: dispiacere ai contemporanei. Secondo Céline la forza di un suo libro «sta nella sua estrema sgradevolezza», secondo Drieu un intellettuale dev'essere sempre «altrove rispetto alla massa. Avanti, indietro, non importa: ma altrove». Bastano queste poche frasi per capire quanto ai fini della gloria postuma, per non dire dell'immortalità, parola grossa, non convenga cercare di emulare gli scrittori da Corriere della sera, tipo Magris e Piperno, gli scrittori-sceneggiatori, tipo Camilleri e Manzini, e adesso gli scrittori social tipo Cristina Chiperi, la giovane bestsellerista italo-moldava che il suo libro l'ha scritto in pubblico ossia sui social, clic dopo clic che è come dire applauso dopo applauso. Immersa nella massa fino al collo, di più, fino al cervello. Ovviamente il vendutissimo My dilemma is you è un libro d'amore e pure i due libri che qui si presentano parlano del sentimento più ricercato dalle acquirenti di libri, però con accezioni molto diverse. Il tono di Lettere alle amiche, l'epistolario in gran parte inedito di Céline pubblicato da Adelphi, è ottimamente esemplificato dalla lettera del 21 giugno 1932 indirizzata alla tedesca Erika Irrgang: «Niente amore senza preservativo, ALTRIMENTI DA DIETRO». Drieu si fa fotografare da Man Ray con bastone da passeggio e fazzoletto nel taschino, simile tenuta esclude l'utilizzo di espressioni triviali ma nessuno si aspetti un romanticismo da 8 marzo nelle pagine di Stato civile, autobiografia giovanile rispolverata da Bietti dopo quasi mezzo secolo di oblio. Per il dandy che dopo pochissimi anni scriverà L'uomo coperto di donne, altro libro con ben poca finzione, l'amore consiste nel prendere in trappola colei che si occuperà di noi: e poi, «per non morire di noia, qualche volta ci curiamo di lei».

Troppo poca passione per poter aspirare alle transitorie classifiche ma sufficiente eleganza per la manciata di esteti che ogni decennio, nonostante tutto, immancabilmente produce.

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