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Maltempo nelle Marche e in Emilia: 4 le vittime La madre: "Mia figlia diceva aggrappati a me..."

Marche ed Emilia in emergenza per le pioggie. Strade interrotte, chiuso l'aeroporto di Ancona. In alcuni centri abitati l'acqua raggiunge i due metri di altezza. Dramma per una famiglia con l'auto travolta dalla corrente del fiume. Persone isolate salvate con i gommoni

Maltempo nelle Marche e in Emilia: 4 le vittime 
La madre: "Mia figlia diceva aggrappati a me..."

Ancona - Un'anziana è caduta nel fosso ed è morta. Altre due persone se le è portate via la piena. Sono morti i due dispersi a Casette d'Ete (in provincia di Fermo), per la piena del fiume Ete che ha travolto l'auto su cui viaggiavano. L'intero paese è allagato, così come gran parte dei centri della regione, dove tutti i principali corsi d'acqua sono esondati, invadendo abitazioni, fabbriche e negozi. Per la ricerca dei due dispersi è stata mobilitata una squadra di sommozzatori dei vigili del fuoco. Una quarta persona poi è morta a Cervia (in provincia di Ravenna) dove un’auto con due persone a bordo è rimasta bloccata in un sottopasso allagato.

Fiumi esondati La pioggia, che cade ininterrottamente da ieri, ha fatto esondare l'Ete vivo, l'Ete morto, il Tronto, l'Aso e il Menocchia nel centro sud della regione, il Misa, l'Esino, il Nevola e il Musone più a nord. Decine le persone che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, e sono state tratte in salvo dai pompieri con gommoni e mezzi anfibi nelle province di Ancona, Macerata, Ascoli e Fermo. In tilt la rete viaria, con numerose strade provinciali chiuse a causa di frane, smottamenti e allagamenti.

I due dispersi Sono un uomo di 60 anni e una giovane di 20 le due vittime nella piena dell'Ete morto a Casette D'Ete, una frazione di Sant'Elpidio a mare. La loro auto, ha confermato la sala di protezione civile provinciale, è stata portata via dall'acqua, che ha superato un metro e mezzo di altezza e sta per sfiorare i due metri. L'interno centro abitato del paese (circa 2.800 residenti) è invaso dalla piena: l'amministrazione comunale si sta attrezzando per evacuare le famiglie che vivono negli edifici più a rischio. Sott'acqua anche anche vari stabilimenti e capannoni. A Casette d'Ete ha sede anche l'azienda calzaturiera Tod's, di Diego della Valle.

La testimonianza della madre "Valentina mi gridava 'aggrappati mamma, reggiti forte', poi non l’ho vista più...l’acqua me l’ha portata via". Salvina Granata, la donna sopravvissuta alla piena dell’Ete morto, non sa ancora che sua figlia di 20 anni e Gianfranco Santacroce, 51, il suo nuovo compagno, non si trovano più, inghiottiti da metri di acqua, fango e detriti. Solo per estrema pietà definiti ancora dispersi. Salvina è scampata alla catastrofe perché a differenza di Valentina e Gianfranco è riuscita ad aprire lo sportello della Bmw con cui tutti e tre stavano andando al lavoro: la vettura si è schiantata contro un palo, lei si è tenuta forte, come Valentina le diceva di fare, e un uomo coraggioso, Renzo Moreschini, sentendola gridareo si è gettato nell’acqua gelida, e l’ha strappata alla morte. Ora la donna è a Civitanova Marche, ospite della sorella e del marito carabiniere.

L'ondata del fiume Erano quasi le 5, andavano a lavorare, come tutti i giorni, "poi è successo qualcosa... Il fiume è arrivato e ci ha presi. E loro due mi sono spariti davanti agli occhi, con Valentina che gridava 'mamma, salvati, tieniti'". A Casette c’è chi spiega di aver detto loro: "Fermatevi, dove andate...non potete uscire con quest’acqua?", ma Gianfranco, operaio all’Eurosuole di Civitanova Marche, e le due donne, un lavoro a Macerata, non volevano marcare visita, non è gente abituata a fare assenze. Qualcuno avrebbe visto l’auto imboccare via Cavour proprio mentre arrivava la piena e le transenne venivano spazzate via: "Ho gridato, ho gridato, ma forse non mi hanno sentito" mormora una donna. Valentina e Gianfranco li cercano ancora, con i gommoni, i sommozzatori, ma senza elicottero, perché c’è troppa pioggia e troppa nebbia per volare.

Morta un'anziana ad Ascoli Una donna di 85 anni è stata ritrovata morta in un fosso a Venarotta, Ascoli Piceno. Ieri sera l'anziana era uscita di casa per andare a messa, ma non è più rientrata. E' scivolata nel fosso perché un terrapieno è smottato per via delle piogge abbondanti, cadendo nel torrente, dove è stata ritrovata dai vigili del fuoco, dopo che i familiari avevano dato l'allarme. La vittima si chiamava Maria Corradetti. L'anziana è stata risucchiata nell'alveo del piccolo corso d'acqua, che si forma soltanto quando le precipitazioni sono molto intense (raccoglie le acque di scolo del centro abitato) per poi confluire nel torrente Chiaro e, all'altezza di Ascoli Piceno, nel Tronto. Maria Corradetti viveva con la figlia, che non vedendola rientrare dalla messa ha chiamato i soccorsi. Il cadavere è stato avvistato verso le 8, impigliato fra gli arbusti a una cinquantina di metri da dove la donna era precipitata in acqua.

Famiglie in salvo sui gommoni Decine di famiglie alluvionate, che in giornata potrebbero diventare centinaia, sono state portate in salvo nelle Marche alluvionate dai vigili del fuoco, con gommoni e altri mezzi anfibi. Nella notte, dopo che il fiume Chienti è fuoriuscito dagli argini a Sambucheto (Macerata), un gruppo di sfollati è stato raggiunto in gommone da una squadra di pompieri e messo in salvo. Numerosissimi gli sgomberi nel Fermano, fra Casette d'Ete, Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a mare, mentre in contrada Salvano due abitazioni rimaste isolate per esondazione dell'Ete vivo, devono ancora essere raggiunte dai soccorritori. Lungo le strade si vedono auto accatastate per il flusso senza sosta di acqua e fango: una lotta impari per i vigili del fuoco, che cercando di trainarle con mezzi meccanici. Sono in corso anche perlustrazioni nei sottopassi, per escludere che altre persone, oltre all'anziano e al bambino dispersi a Casette d'Ete, siano rimaste intrappolate in qualche vettura in panne. Nella sede della Regione è in corso una riunione della protezione civile e di tutti i servizi coinvolti nelle operazioni di soccorso e assistenza agli sfollati.

Una regione in ginocchio Da poco anche la viabilità di accesso al capoluogo regionale è a rischio di interruzione, per un fiume d'acqua e fango che ha invaso la statale 16 Adriatica, all'altezza della frana Barducci. Transitabile invece l'A14, anche se con molti rallentamenti. L'aeroporto Sanzio di Ancona-Falconara è stato chiuso per l'allagamento della pista: sono stati cancellati il volo per Monaco delle 6:40, mentre il primo collegamento con Roma Fiumicino (in partenza alle 7:20) subirà un ritardo di almeno tre ore. L'Enel segnala l'interruzione dell'erogazione di energia elettrica in varie località della regione. Tutti richiamati in servizio i vigili del fuoco e il personale della polizia stradale e delle polizie municipali, mentre i sindaci hanno attivato i centri operativi comunali. La situazione è monitorata dalla Sala operativa regionale di protezione civile, che per le prossime ore prevede un peggioramento delle condizioni meteo.

Disagi Il casello dell'A14 di Porto San Giorgio (Fermo) è stato chiuso in uscita per l'allagamento della sede stradale. Aperta invece la stazione in ingresso. Interdette al traffico per frane e allagamenti anche la superstrada 77 fra Morrovalle e Corridonia (Macerata), la Sp 571 e la statale Regina in provincia di Macerata. Difficoltà per la viabilità anche nel centro storico di Senigallia, dove la piena del fiume Misa ha invaso il ponte di corso 2 giugno. Ancora bloccato il traffico aereo da e per l'aeroporto Raffaello Sanzio di Ancona-Falconara, a causa del maltempo. Lo straripamento del fosso San Sebastiano, nella frazione di Castelferretti, ha provocato l'allagamento totale della pista, che non potrà essere prosciugata prima del pomeriggio. Al momento sono stati cancellati i voli per Monaco, Roma e Timisoara, ma è a rischio cancellazione anche quello per Dusseldorf.

La società Aerdorica, che gestisce il Raffaello Sanzio, spera di riaprire la pista per le 15.

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