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Manchester, pari che sa di resa. Mancini «vede» la Champions

Lo United si ferma sullo 0-0 a Blackburn. Il Chelsea (che è finale di FA Cup dopo aver battuto 3-0 l'Aston Villa) può andare a +4 se domani batte il Bolton. Vola il City: è quarto con il 5-1 sul Birmingham. Il West Ham di Zola si allontana dalla retrocessione tra veleni interni

UNITED IN AFFANNO. Una settimana per vedere sfumare un sogno e veder (quasi) sgretolarsi una concreta possibilità. Il Manchester United arranca e dopo l'eliminazione dalla Champions League per mano del Bayern Monaco e il ko in campionato nella sfida di vertice con il Chelsea, ora perde ulteriormente terreno nei confronti dei Blues. O meglio, perde potenzialmente terreno. Già, perché i Red Devils non vanno oltre un pallido 0-0 a Blackburn e rimangono sotto di un punto rispetto ad Ancelotti e i suoi, che devono recuperare una partita. L'assenza di Rooney, nei fatti, si è dimostrata ancor più pesante di quanto si temesse e senza di lui l'attacco di Ferguson, caricato sulle spalle di Berbatov e Macheda è asfittico.
BLUES IN FINALE. Da parte sua, Carlo Ancelotti torna finalmente a sorridere dopo le brutte settimane seguite all'eliminazione dall'Europa per mano dell'Inter. Il suo Chelsea, primo per gran parte della stagione e ultimamente superato dal Manchester, si è ripreso la vetta e torna a macinare gioco, gol e avversari. Vittima di turno, nella semifinale di FA Cup, l'Aston Villa. I claret & blue di Birmingham resistono 70' e poi si inchinano a Drogba. I gol di Lampard e Malouda allo scadere conferiscono solo maggior ampiezza a una vittoria meritata. Ora il Chelsea, che domani affronterà il Bolton per il recupero che potrebbe valere un rassicurante vantaggio di +4 sui Red Devils, se la vedrà in finale di coppa con il Portsmouth, retrocesso matematicamente sabato ma vincitore per 2-0 ai supplementari sul Tottenham nell'altra semifinale.
MANCINI «VEDE» LA CHAMPIONS. È quasi compiuta, invece, la missione del Manchester City di Roberto Mancini. Il 5-1 di domenica sul Birmingham, firmata dai soliti Tevez e Adebayor (doppietta per entrambi) proietta i Citizens al quarto posto utile per entrare in Champions League. Ora il City ha 4 punti di vantaggio sul Tottenham, che mercoledì recupera il derby contro l'Arsenal. Per gli Spurs, reduci dalla cocente delusione di una semifinale persa nella patria Londra contro il modesto Portsmouth, un appuntamento difficile, anche perché l'Arsenal non ha ancora archiviato il sogno Premiership e con una vittoria al White Hart Lane potrebbe scavalcare il Manchester United al secondo posto.
ZOLA, GRANE E SPERANZE. Mentre il Liverpool ripone ufficialmente nel cassetto la speranza di qualificarsi alla prossima Champions League con uno scialbo 0-0 contro il Fulham che fa precipitare i Reds a 6 punti dal Manchester City (con una partita giocata in più, tra l'altro), Gianfranco Zola torna a sorridere. Lo fa a metà, dopo l'1-0 del suo West Ham contro il Sunderland. Gli Hammers si allontanano così momentaneamente dalla zona retrocessione, agguantando il Wigan al quintultimo posto e portando a 4 punti il vantaggio sulla coppia Burnley-Hull City (quest'ultima con una gara da recuperare).

Ma per il tecnico sardo la classifica non è l'unico grattacapo, dato che il brasiliano Ilan, autore del gol vittoria, lo ha accusato di essere «una brava persona ma senza polso nello spogliatoio, dato che i calciatori che parlano italiano ormai fanno quello che vogliono».

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