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Mancini: «Ho chiesto più cattiveria»

Massimo Bianchi

da Empoli

Con il gol apripista del Castellani Hernan Crespo raggiunge quota 196 in Europa: in dieci anni di attività. In questa stagione è al settimo centro. «I gol non si contano - dice -, ma si pesano». Anche questo è pesante, complessivamente i gol di Crespo hanno fruttato alla banda di Mancini 15 punti in classifica. «Partita dura, campo pesante - dice -, all’inizio abbiamo avuto delle difficoltà. Pesava anche la gara di Champions, il viaggio. Poi, dopo aver sbloccato il risultato tutto è stato più semplice. La rete sull’ultimo pallone, avevo sentito un risentimento agli adduttori e chiesto il cambio, in certi casi meglio non rischiare». Mancini intanto si gode il primato. «Un successo importante, su un campo difficile, contro un avversario determinato. Partite così se non le sblocchi in tempo diventano difficili da gestire. Nell’intervallo ho chiesto agli attaccanti di essere più cattivi, più determinati sotto rete. La vittoria è merito del nostro gruppo, di quei giocatori già schierati a Monaco per i quali eravamo stati accusati di aver snobbato la Champion. Bravi perché quando vengono chiamati si fanno trovare sempre pronti, e non è facile quando si va più spesso in panchina che in campo. Il record eguagliato? Penso che i record non contino niente se alla fine non si vince». Poi ha spiegato l’inserimento di Recoba: «Era più fresco, la posizione iniziale di Zanetti mi serviva per limitare l’azione di Vannucchi e l’inserimento offensivo di Cambiasso perché è bravo ad andare dentro». In attesa di dedicarsi al derby e di fare gli auguri alla "sua" Lazio che «di sicuro farà il suo dovere». Dice Zanetti: «Vittorie così danno segnali forti. È presto comunque per parlare di fuga decisiva anche se i precedenti ci consolano: dopo otto vittorie consecutive l’Inter di Herrera e quella di Trapattoni conquistarono lo scudetto». Se Crespo ha aperto la strada, Ibrahimovic ha gelato le speranze di recupero dell’Empoli: «Partita dura, vittoria bella e meritata, ottima Inter. Ora dobbiamo continuare, voglio vincere tutte le partite fino alla sosta. Da Empoli arriva un segnale importante, è vincendo partite come questa che si diventa campioni, mi è successo così quando ero alla Juve. Ho fiducia, mi sta riuscendo tutto facile, anche perché oggi capisco meglio il vostre calcio».
Sul fronte Empoli un Cagni battagliero: «Non meritavamo un passivo tanto pesante, siamo stati messi sotto per la migliore qualità dei singoli.

Non ho dubbi,con prestazioni di questo tipo l’Empoli centrerà sicuramente la salvezza».

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