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Manovra, Errani: "Accantoniamo la riconsegna delle deleghe"

Il presidente della Conferenza Stato-Regioni: "Abbiamo deciso di accantonare la decisione della riconsegna delle deleghe fiduciosi che il percorso delineato di confronto con il governo abbia un esito pienamente positivo"

Manovra, Errani: "Accantoniamo la riconsegna delle deleghe"

Roma - Le Regioni hanno deciso di accantonare la decisione della riconsegna delle deleghe "fiduciosi che il percorso delineato di confronto con il governo abbia un esito pienamente positivo". Al termine della riunione la Conferenza delle regioni, in un documento comune, ha confermato "tutte le posizioni contenute nei documenti assunti in queste settimane sulla manovra Finanziaria - ha detto Vasco Errani, presidente della Conferenza - che considera insostenibile per le ricadute sui bilanci regionali".

Federalismo fiscale Nel documento si chiede al governo di "aprire immediatamente un tavolo per accelerare la piena applicazione del federalismo fiscale e costruire un percorso condiviso per riequilibrare la ricaduta dei tagli sotto il profilo quantitativo e qualitativo, oggi previsti dal decreto 78/2010 attraverso i successivi provvedimenti finanziari entro il primo gennaio 2011". In questo quadro si conferma che le Regioni considerano "fondamentale così come sancisce il quarto comma dell’articolo 119 della Costituzione che alle deleghe trasferite debbano corrispondere le relative risorse".

Verifica dei costi Vasco Errani ha dichiarato che si tratta di "un atto molto importante, tutti noi siamo molto soddisfatti". La Conferenza chiede, infine, di dare "immediato avvio ai lavori della commissione straordinaria per la verifica dei costi di funzionamento di tutte le pubbliche amministrazioni, come assicurato dal presidente del Consiglio nell’incontro di venerdì 9 luglio scorso".

Polverini: mantenuto compattezza "Sono soddisfatta, abbiamo mantenuto la compattezza della Conferenza che come ho già detto in questi giorni è un valore". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. "Riguardo alla questione deleghe si è trovata una posizione unanime sull’accantonare questa decisione anche perchè sarebbe stato complesso per le Regioni consegnare una parte importante delle loro prerogative e servizi in un momento in cui addirittura chiediamo di occuparci di più funzioni. Abbiamo ribadito la posizione unanime su tutti i documenti sottoscritti finora, quindi in particolare anche l’impegno di tutta la Conferenza per le Regioni con piano di rientro sanitario e in difficoltà con i debiti relativi al Patto di stabilità".

Zaia: ritrovata l'unità "Sono soddisfatto. Abbiamo confermato l’unità oltre a confermarsi la volontà di un percorso di confronto con il governo e la richiesta del tavolo sul federalismo è il fattore che qualifica il documento unitario approvato oggi". Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al termine dell'incontro.

Formigoni: marciamo uniti "Le Regioni continuano a marciare unite e a ritenere insostenibile questa manovra. Poi chiediamo al governo di aprire finalmente il tavolo sul federalismo, ribadiamo con forza che deve esserci piena congruità tra competenze e fondi e chiediamo una commissione per verificare i costi della pubblica amministrazione in tutti i suoi comparti". Così il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. Ai giornalisti che gli chiedevano se abbiano vinto i leghisti, Formigoni ha risposto "no, la posizione è unanime. Nel momento in cui ribadiamo che deve esserci perfetta corrispondenza tra deleghe e risorse, diciamo che siamo in grado di gestire le deleghe se abbiamo le risorse. Questo vale sia per le deleghe che ci sono state già date come per la Bassanini, che per le nuove.

La Regione Lombardia è stata la prima, nel 2007, a chiedere di avere deleghe in più in 12 ulteriori materie: quella proposta non ha ancora avuto risposta dal governo".

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