Politica

Manovra, salta la supertassa Salvati i Comuni, Iva invariata

Si è concluso dopo sette ore il vertice ad Arcore tra Pdl e Lega sulla manovra bis. Abolizione del contributo di solidarietà, salvaguardia dei piccoli Comuni, cancellazione di tutte le province in una norma costituzionale e dimezzamento dei parlamentari. Si interverrà sulle pensioni effettuando il calcolo soltanto in base agli ''effettivi anni di lavoro''. Il contributo di solidarietà resta in vigore per i redditi dei parlamentari. Tremonti commenta così: "Molto bene". Intanto a Milano è andata in scena la protesta dei sindaci contro l'ipotesi di tagli agli Enti locali

Manovra, salta la supertassa 
Salvati i Comuni, Iva invariata

Milano - Concluso il vertice ad Arcore tra Pdl e Lega sulla manovra bis prima del termine, fissato per le 19 di oggi, per presentare emendamenti al testo varato dal governo a metà agosto. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti ha commentato con un "molto bene", a conclusione del summit. Ecco cosa prevede il documento finale del vertice:

Interventi di natura costituzionale: - dimezzamento del numero dei parlamentari; - soppressione delle province quali enti statali e conferimento alle regioni delle relative competenze ordinamentali;

Saldi invariati Il decreto dovrà essere approvato nei tempi previsti e a saldi invariati con le seguenti principali modifiche: - sostituzione dell’articolo della manovra relativo ai piccoli comuni con un nuovo testo che preveda l’obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall’anno 2013 nonché il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri; - riduzione dell’impatto della manovra per comuni, province, regioni e regioni a statuto speciale.

No al contributo di solidarietà Attribuzione agli enti territoriali di maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all’evasione fiscale con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate; - sostituzione del contributo di solidarietà con nuove misure fiscali finalizzate a eliminare l’abuso di intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive nonché riduzione delle misure di vantaggio fiscale alle società cooperative; - contributo di solidarietà a carico dei membri del parlamento; - mantenimento dell’attuale regime previdenziale già previsto per coloro che abbiano maturato quarant’anni di contributi con esclusione dei periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione.

Stangata alle Coop L’eliminazione del contributo di solidarietà sarà in parte "coperto" da una stangata sulle cooperative. È quanto deciso dal vertice di maggioranza. Le entrate previste dal contributo a carico dei redditi più alti saranno dunque compensate "con nuove misure fiscali finalizzate a eliminare l’abuso di intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive", ovvero la stretta sulle società di comodo cui vengono spesso intestati beni di lusso, nonché "con la riduzione delle misure di vantaggio fiscale alle società cooperative".

Calderoli: miglioramenti raggiunti "Ai mercati inviamo un messaggio chiaro: in primis i saldi restano invariati e i termini saranno rispettati. Inoltre, sono stato un buon profeta: i miglioramenti sono stati raggiunti all’unanimità tra le tre forze di governo ed alla presenza del ministro dell’Economia. Il testo è stato migliorato e per la prima volta qualcuno dimostra di fare sul serio contro l’evasione colpendo le società di comodo". Così Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione e coordinatore delle segreterie dalla Lega Nord, ha commentato l’esito del vertice di maggioranza ad Arcore sulla manovra.

La protesta dei sindaci Intanto a Milano è andata in scena la protesta dei sindaci contro l'ipotesi di tagli agli Enti locali al coro di:  "Siamo noi, siamo noi, la risorsa dell’Italia siamo noi". Un migliaio di sindaci ha attraversato Milano per raggiungere Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale milanese. Secondo l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani che ha organizzato la manifestazione, i partecipanti sono oltre 2.000.

De Magistris: costruire un'altra via Il sindaco di Napoli ha proposto di abbandonare la via dei tagli ai Comuni e di optare per un'altra strada, cioè: "Una manovra che preveda un vero e drastico abbattimento dei costi della politica e una lotta altrettanto drastica e vera all'evasione fiscale, perché sia finalmente strutturale. Una manovra che preveda forme di tassazione sui grandi patrimoni in rispetto del principio della giustizia sociale, in particolare in periodi di crisi durante i quali dovrebbe predominare il senso del sacrificio da parte di chi più guadagna o possiede. Evitando di toccare i diritti dei lavoratori (articolo 8 della manovra), di scaricare sul pubblico impiego, di contrarre il welfare, di investire nelle spese militari a sostegno di operazioni senza respiro diplomatico".

Pisapia: ora servono proposte Il sindaco del capoluogo lombardo, Giuliano Pisapia ha spiegato come i tagli non colpiscano solo i piccoli comuni: "I conti di Milano non sono messi male, ma malissimo. A fronte di un avanzo di 48 milioni di euro, c’è un disavanzo di oltre 150 milioni e con l’ultima manovra ci sarebbero oltre 100 milioni aggiuntivi". Sulla mobilitazione odierna, poi, il sindaco ha sottolineato: "È una manifestazione riuscita oltre ogni più rosea previsione. Ora è importante che dalla protesta si passi alla proposta e l’Anci si sta già muovendo in questa direzione. Chiaramente finchè il governo non fa marcia indietro, questa mobilitazione non si deve fermare".

Tosi: non possiamo permetterci tagli "Questa è una manifestazione per dare un messaggio preciso, cioè che non ci possiamo permettere tagli ai Comuni, non possiamo trattare sullo sconto. È prima di tutto lo Stato che deve vendere le sue partecipazioni", ha detto Flavio Tosi, sindaco di Verona, intervenendo alla manifestazione.

Fassino: siamo a un limite insostenibile Dello stesso avviso il sindaco di Torino, Piero Fassino: "Il Governo sopprima i tagli agli enti locali, ai Comuni, noi saremo pronti a fare la nostra parte. Non siamo qui solo per protestare contro la manovra ma per dire al Governo che da dieci anni ogni manovra è stata caricata sugli enti locali. Oggi siamo a un limite al di sotto del quale sono in discussione i servizi ai cittadini e questa coralità è la dimostrazione che la nostra protesta ha un fondamento. La mobilitazione continuerà finché non avremo risposte chiare sul ruolo che gli enti locali saranno chiamati ad avere in futuro".

Alemanno: manovra va azzerata  "I tagli sono devastanti - 270 milioni di euro solo per Roma - e se non tolgono i tagli andremo a protestare con i disabili e la Caritas a Palazzo Chigi", ha affermato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando dal palco allestito in piazza della Scala per la manifestazione dell’Anci. "Non basta ridurre l’impatto di questa manovra ma bisogna rivederla profondamente, anzi azzerarla, altrimenti non siamo nelle condizioni di sostenibilità economica per garantire i servizi ai cittadini".

È drastico il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al termine dell’incontro con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che avuto come oggetto la manovra e i tagli previsti ai Comuni.

Commenti