Marani, il libro che racconta un Angelo

Un volume sui 40 anni di attività dell'imprenditore della Marex da poco scomparso

La sua ultima collezione sfila oggi a Milano. L'ha curata la figlia Giulia, giovane designer che dal padre è stata a bottega imparando i fondamentali di un mestiere fatto di istinto e di cultura del prodotto. Siamo parlando di Angelo Marani, lo stilista imprenditore scomparso da alcuni mesi ma sempre presente sulla scena della moda per essere stato autore di una maglieria straordinaria e di collezioni iperfemminili in grado di conquistare il cuore delle donne. E mentre la famiglia, moglie e due figlie, fanno sapere di portare avanti il progetto imprenditoriale della Marex, l'azienda di Correggio in provincia di Reggio Emilia - sono impiegate sessanta persone il cui lavoro si unisce a quello di una quarantina di laboratori artigianali dove vengono realizzati capi made in Italy esportati in tutto il mondo - a parlare dell'ingegno di Angelo è un volume che l'imprenditore si è regalato per celebrare i quarant'anni della sua attività. Curato da Fabriano Fabbri, Gianluca LoVetro e Sara Gresty, rappresenta un'antologia di immagini e di racconti di una vita. In particolare colpisce l'intraprendenza di un giovane cresciuto a Correggio nell'albergo dei genitori che ospitò anche Enrico Mattei - erano i tempi in cui l'Agip perforava i pozzi per estrarre petrolio per scoprire poi solo grandi giacimenti di metano - il quale dopo il liceo linguistico vince un concorso per frequentare l'università di Vienna e perfezionare le lingue. L'ingresso nel mondo della moda viene facilitato dal suo parlare perfettamente il tedesco. Fa il buyer per grandi magazzini in Europa e con i primi guadagni acquista una macchina per maglieria. Apprende i trucchi del mestiere da una magliaia e inizia, sperimentando, a stampare sulle maglie i motivi delle sete comasche. Il successo non si fa attendere. Nel 1968 fonda la Marex, acquista vecchi telai per calze e con questi produce una maglieria talmente sottile da risultare quasi un soffio. La sua capacità di coniugare istinto creativo e ricerca artigianale lo portano a virtuosismi ineguagliabili di punti, colori, stampe e lavorazioni fuori dall'ordinario esaltate in collezioni che in passerella a Milano Moda Donna, stagione dopo stagione, raccolgono grandi consensi di buyer e stampa. Da autentico artista si circonda di opere di Guttuso e di Schifano ma anche dei bellissimi décollage di Rotella di cui sponsorizza una mostra nel 2011. L'amore per il cinema lo vede collezionista di manifesti d'epoca come per esempio quelli dei film Gilda o Caccia al Ladro. Ma il vero capolavoro rimane lui, un uomo di cui ci mancherà l'arguzia, la simpatia, la voglia di comunicare le passioni per la vita, la famiglia, il lavoro, l'azienda, i dipendenti.

LSer

Commenti