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Marea nera, pubblicate le immagini della falla Obama vara tassa verde

La Bp diffonde un video del pozzo sottomarino che sta riversando in mare il greggio dopo l’esplosione nel Golfo del Messico. La proposta di Obama: "Una tassa sulle compagnie per finanziare la sicurezza". Guarda il video

Marea nera, pubblicate 
le immagini della falla 
Obama vara tassa verde

Robert - La compagnia petrolifera British Petroleum ha diffuso il primo video del pozzo sottomarino che dal 20 aprile ha riversato in mare tonnellate di greggio dopo l’esplosione di una piattaforma offshore nel Golfo del Messico. Le immagini - girate a 1.500 metri di profondità - mostrano una conduttura spezzata da cui fuoriesce il greggio, un geyser scuro che a volte schiarisce per la presenza di gas naturale: secondo gli esperti il flusso di greggio non ha subito alcuna variazione dal momento dell’incidente fino a oggi.

Ignorati i controlli di sicurezza La Bp era consapevole dell’esistenza di alcuni gravi problemi strutturali e di equipaggiamento della Deepwater Horizon, appena alcune ore prima dell’esplosione della piattaforma. Nel secondo giorno di audizioni in commissione Energia della Camera dei Rappresentanti (la camera bassa del parlamento americano) i documenti trasmessi e i rapporti di alcuni responsabili delle aziende coinvolte suggeriscono che, tanto la Bp - proprietaria del pozzo - che la Transocean - proprietaria della piattaforma - che la Halliburton, che costruì la struttura di cemento che alloggia il pozzo - ignorarono l’esito di alcuni controlli chiave nelle ore immediatamente precedenti l’esplosione del 20 di aprile, test che indicavano carenze nel sistema di sicurezza. "Risulta che le compagnie non sospesero le operazioni e questo ha significato la morte di 11 operai e una catastrofe ambientale nel golfo", ha dichiarato Henry Waxman, citato dal GUardian. Il presidente della commissione ha preteso una risposta sul perché le operazioni di pompaggio non vennero sospese.

L’audizione alla commissione della House of Representatives è stata molto più severa di quella avvenuta il giorno precedente al Senato.

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