Cultura e Spettacoli

Maria De Filippi la fuoriclasse della frignata

È stato Costanzo a trovarla, trasformandola da oscura funzionaria d'azienda in diva inossidabile del piccolo schermo

Maria De Filippi la fuoriclasse della frignata

Maurizio Costanzo è invecchiato, come tutti noi, e compare molto meno che in passato sul video, ma di lui non ci si può dimenticare. Nonostante le disavventure piduiste (anni Ottanta), a differenza di vari suoi colleghi, non si fece sotterrare. Sembrava destinato a vivacchiare ai margini dei circuiti televisivi maggiori e, invece, grazie alla propria abilità divenne una stella: prima arrancando su Rete 4, poi decollando su Canale 5, emittente pilota di Mediaset. Sono numerosi i personaggi che egli lanciò col programma che recava il suo nome, Maurizio Costanzo show, in onda ogni sera, verso le 23, per un ventennio. Parecchia gente che gli deve notorietà e successo magari si è poi distinta per ingratitudine verso il mentore.

Ma questo è un altro discorso. Qui preferisco rendergli il merito di aver creato, fra tante mezze figure divenute famose, un autentico fenomeno che non tramonta mai e che col trascorrere del tempo, anziché appannarsi, riluce sempre di più e riscuote consensi crescenti: Maria De Filippi. Il capolavoro di Costanzo è questa donna. È stato lui a trovarla non so dove, forse a Pavia, e a trasformarla da oscura funzionaria d'azienda in diva inossidabile del piccolo schermo. Non solo, l'ha anche trasformata da nubile in sposa, la propria. Segno che davvero credeva in lei: una prova d'amore e di fiducia in una ragazza che, giudicata superficialmente, non dava l'impressione di possedere i requisiti per sfondare di fronte alle telecamere.

Maria aveva ed ha un bel fisico, ma cammina come un bersagliere; il suo viso è carino, però non è esattamente quello di un'attrice cinematografica, di una sex symbol. Trattasi di signora normale seppur piacente, con un difettuccio: la voce da carabiniere, più adatta a impartire ordini ai commilitoni che non a strappare le confidenze degli ospiti in studio. Non avrei scommesso un centesimo sulle doti nascoste della moglie di Maurizio: mi pareva lontana mille miglia dal tipo idoneo a far impazzire il pubblico della tv e a realizzare ascolti record. L'unico al mondo che potesse intuire le potenzialità della De Filippi era Costanzo, formidabile talent scout, il quale, chissà in base a quale congettura, la selezionò nel mucchio dei pretendenti al trono televisivo, e la spinse su vette vertiginose di popolarità.

Intendiamoci, Maria ci ha messo del suo: ha rivelato un talento speciale per sintonizzarsi alla perfezione con la mediocrità della massa che si pasce di sentimenti elementari, semplici, oltre i limiti della banalità, e gode a esibire in piazza i propri spasimi amorosi, i propri tormenti familiari, smutandandosi senza pudore allo scopo di suscitare interesse e curiosità nei compaesani o almeno nei conoscenti del rione. Nell'arte di vellicare il narcisismo volgare di coloro che aspirano a essere protagonisti per un'ora, la regina delle conduttrici non ha rivali. Si è inventata una tecnica che le garantisce l'infallibilità: se c'è l'opportunità - e c'è sempre - di raccogliere lacrime tra i presenti nei suoi salotti non se la lascia sfuggire.

Singhiozzi e sorrisi, passioni esplosive e pentimenti piagnucolosi sono il materiale con cui ella costruisce spettacoli imperdibili. Una fuoriclasse. Il Grand Guignol a lei fa un baffo. Attenzione. De Filippi non ha una corda sola, patetica e struggente che suona in C'è posta per te. Nossignori. Ha dimestichezza anche con quella che eccita i sensi e che lei tocca con maestria in Uomini e donne (fidanzati in lite), e con quella dell'ambizione, strimpellata per inscenare Amici, un'arena in cui tanti giovani tentano di percorrere la strada artistica. Tre programmi alla settimana, tre botti che fanno schizzare l'audience. Da lustri.

Il secondo rinascimento italiano può attendere.

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