Cultura e Spettacoli

Marilyn, Dean, Natalie Wood: misteri, droga e sesso a Hollywood

Esce un libro su intrighi e scandali dei Vip più amati dal pubblico

Hollywood con le strade alberate, le ville sfarzose, la sua immagine di capitale dei sogni cinematografici, è un mito non solo per chi lavora nello spettacolo. Dietro il mito, tuttavia, si nasconde una realtà ben diversa, quella di un luogo dove i sogni possono trasformarsi in incubi e le fiabe in storie di delitti, suicidi, morti improvvise per droga di divi, ma anche di attori che non hanno mai sfiorato il successo. Questo lato oscuro di Hollywood è raccontato in un libro dal titolo forte, Hollywood criminale di Diego Giuliani e Sabrina Ramacci, edito dalla Newton Compton. Un titolo che, però, rispecchia la realtà di tanti fatti di sangue, di morti sospette, di misteri legati al mondo del cinema ma anche alla mafia e perfino alla politica. Hollywood criminale rievoca alcuni dei casi più famosi, selezionandoli fra le centinaia accaduti nell'arco degli anni. Ma se il caso del famoso comico del cinema muto, il grasso Fatty, accusato di una violenza carnale che aveva causato la morte di una giovane attrice, è ricordato solo dai cinefili, più coinvolgenti sono le storie di un divo dello schermo come Ramon Novarro, del marito di Jean Harlow , il grande produttore Paul Bern, e del boss della mafia Johnny Stompanato.
Ramon Novarro, il latin lover dello schermo, fu ucciso per rapina da due prostituti che si erano appartati con lui. Era, infatti, un omosessuale convinto, anche se nascosto, in un periodo in cui la diversità era proibita. Paul Bern si suicidò per ragioni mai chiarite e dopo la sua morte si scoprirono non solo perversioni ma addirittura una presunta impotenza. Il sadico e violento Johnny Stompanato, amante della fascinosa Lana Turner, fu ucciso dalla quattordicenne figlia di lei, ma rimasero molti dubbi sull'identità della colpevole.
Storie sordide di droga sesso e violenza condizionarono la morte del mitico James Dean nella sua folle corsa sull'adorata Porsche, ma anche quella dell'incantevole Natalie Wood, annegata in circostanze oscure. Il caso di Marilyn Monroe, a quarantacinque anni della morte, è ancora controverso. Suicidio o omicidio abilmente mascherato? Gli autori del libro propendono per il suicidio, ma un documentatissimo saggio di Donald Woolfe, pubblicato anche in Italia, porta molte testimonianze alla tesi dell'assassinio da parte del clan Kennedy, preoccupato per le reazioni di una donna come Marilyn dalle pericolose frequentazioni. Il massacro di Sharon Tate, moglie di Roman Polanski in attesa di un figlio, da parte dei «figli di Satana» di Charles Manson e la tragedia della famiglia di Marlon Brando, con il figlio dell'attore che uccise il fidanzato della sorella, concludono una storia che, dietro un mito sempre vivo, nasconde degradazione, perversioni sessuali, droga e violenza.

In un libro così informato e dalla bibliografia accurata stupisce l'assenza di un titolo come This is Hollywood di Ken Schlesser, prezioso manuale sui delitti della capitale del cinema.

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