Cronache

Massacrati di botte dai vicini di casa senza sapere perché

(...) tre persone normalissime, all’interno dei loro stessi palazzi o per strada. Il primo episodio è avvenuto lunedì a Certosa dove una giovane di 24 anni è stata letteralmente massacrata dal vicino di casa della sorella e salvata da un’altra donna che abita nello stesso palazzo di via Mansueto 12. La ragazza stava andando a casa della sorella per innaffiarle le piante e controllare l’appartamento durante la sua assenza. Avvicinandosi al portone, ha notato l’uomo, conosciuto come un tipo irascibile, e ha rallentato l’andatura per evitarlo. Il vicino l’ha però aspettata proprio sul portone e dopo aver fatto finta di aprire, ha richiuso le ante invitando la giovane a usare le sue chiavi. Il vicino a quel punto l’ha spinta con violenza alle spalle scaraventandola contro la vetrata del portone che è andata in frantumi ferendola in maniera seria a una gamba. L’uomo ha poi continuato a insultare e colpire ripetutamente la vittima senza motivo, sbattendola più volte contro il muro dell’androne fino a quando una vicina che abita al piano ha aperto la porta di casa ed è riuscita a strappare la ragazza dalla violenza del folle e a farla entrare nel proprio appartamento, non senza rimediare a sua volta una violenta sberla. L’arrivo dei carabinieri e del 118 non ha messo fine alla violenza dell’uomo che ha colpito anche i militari che solo in quattro sono riusciti ad arrestarlo. Due di loro sono finiti all'ospedale con prognosi di 15 e 20 giorni. Ora l’intero palazzo vive nell’incubo che dalla magistratura arrivi una pena leggera o una decisione che consenta comunque all’uomo di tornare ad abitare nell’appartamento di Certosa terrorizzando tutti.
Un uomo di 39 anni è stato invece aggredito in via Villini Negrone a Prà sempre da un vicino di casa che lo ha colpito con due violente testate. Il fatto è avvenuto mercoledì sera perché la vittima, sentendo le grida di un bambino provenire dall’appartamento accanto, ha bussato per chiedere se occorreva aiuto. Per tutta risposta si è visto aprire la porta dal vicino che lo ha colpito. A fatica i poliziotti delle volanti sono riuscito a calmarlo. La moglie ha confermato che il marito la picchia spesso la picchia davanti al figlioletto. L’uomo, ubriaco, è stato denunciato.
Il terzo episodio è avvenuto infine in via Turati, dove un settantaduenne genovese è stato soccorso da una pattuglia della polizia di passaggio. L’uomo era stato aggredito e colpito al volto con un pugno da un ecuadoriano di 29 anni senza neppure un motivo. Poco dopo gli agenti hanno rintracciato lo straniero che era completamente ubriaco e che, dopo un momento di apparente tranquillità, ha colpito anche loro, finendo per essere ricoverato in psichiatria. Tre episodi preoccupanti per la «normalità» delle vittime e del contesto in cui sono avvenuti. Vittime qualsiasi, picchiate senza un perché, anche in pieno giorno, a casa. E non è il caldo.

Tra l’altro, per ora, solo uno degli aggressori è in galera.

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