Rapporti

Mcl, lotta al caporalato con il progetto «Alla luce del sole»

Priorità: educazione e famiglie in difficoltà ma anche assistenza previdenziale e fiscale

Massimiliano Finzi

Mettere al centro di ogni iniziativa soprattutto i disoccupati, condotti verso una dimensione di responsabilità e di intraprendenza, per agevolarli nella ricerca di un lavoro, attraverso progetti come «ProntolavoroMcl».

Una missione per sostenere educazione, famiglia, assistenza previdenziale e fiscale, tutela della non autosufficienza, formazione professionale e servizi al lavoro, specie per i giovani. Proprio verso questi ultimi e più indifesi, si concentra l'azione del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), in un impegno costante e quotidiano per intercettare i bisogni delle persone. Non solo. Mcl è in prima linea nel mettere risorse in centri d'ascolto, informazioni sul lavoro, pratiche necessarie al vivere quotidiano, anche per gli immigrati regolari. La formazione, è un altro dovere etico di Mcl che si adopera da anni perché questa sia continua e di qualità.

Rientrano fra le attività del movimento anche gli interventi per contrastare lo sfruttamento del lavoro illegale, come il progetto sul caporalato, «Alla luce del sole», che ha preso il via nel 2016.

Grazie, poi, al 5xMille, il 60-65% dei fondi raccolti sono investiti in Italia, specie in formazione, anche per rafforzare la partecipazione e contribuire all'integrazione e alla civile convivenza. Il resto è destinato a progetti di cooperazione internazionale.

Da 45 anni impegnato nella promozione sociale, Mcl è un'associazione, nata nel 1972, con un fine: costruire una società dal «volto umano», nella profonda convinzione che libertà di mercato, solidarietà e sussidiarietà siano i pilastri di una convivenza civile.

Fondamentale, ancora, l'impegno nel campo della cooperazione internazionale, anche tramite il Centro Europeo di Formazione Agraria (Cefa), l'Ong di riferimento del movimento, per sostenere iniziative in Africa (Somalia, Tanzania, Sud Sudan, Marocco), nei Balcani e in Romania, a Bucarest.

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