Stile

Meccanismi sofisticati in perfetta armonia

La Maison ginevrina ripropone, dopo quasi 80 anni, il Cronografo Ora Universale

Patek Philippe è stata una delle prime manifatture orologiere a dotare i suoi cronografi di funzioni aggiuntive. In particolare, nel 1940, venne lanciato un cronografo con ora universale, pulsometro e scala della frequenza respiratoria, N° 862 442. Un esemplare unico, che ha spinto la Maison a realizzarne una moderna versione, la ref. 5930, proposta a Basilea lo scorso marzo. Per comprendere appieno il livello della complicazione di Cronografo Ora Universale, va osservato che: l'Ora Universale classica non prevede lancette dei secondi, mentre il cronografo presenta una sfera dei secondi centrale e un contatore dei minuti; nei cronografi si trova la scala suddivisa in frazioni di secondo, mentre l'Ora Universale impone due dischi mobili (quello delle città, con i 24 nomi in rappresentanza dei fusi orari, e il disco delle 24 ore, che indica l'ora locale nel fuso corrispondente). Il quadrante di un Cronografo a Ora Universale raggruppa, quindi, un certo numero di indicatori (lancette, dischi) mossi da diversi meccanismi, che devono funzionare in perfetta armonia. Efficacia ed efficienza garantite dal nuovo calibro CH 28-520 HU di Patek Philippe, meccanico automatico: sistema cronografico con ruota a colonne e innesto verticale (dotato di funzione flyback) e dispositivo Ora Universale Patek Philippe, basato su di uno schema elaborato dal ginevrino Louis Cottier nel 1930 e successivamente evoluto dalla Maison. Per il resto, troviamo il consueto bilanciere Gyromax con spirale Spiromax brevettata in Silinvar e il rotore centrale in oro a 21 carati (riserva di carica max di 55 ore): l'impressione del Sigillo Patek Philippe garantisce una precisione di -3/+2 secondi al giorno. Sul quadrante blu, lavorato al centro guilloché a mano, spiccano il contatore dei minuti crono al 6, perifericamente, il disco delle città e, procedendo verso l'interno, la scala dei secondi cronografici e, infine, il disco delle 24 ore, che ruota in senso antiorario e serve contemporaneamente da indicatore giorno/notte, alternando il fondo chiaro a quello scuro. In quanto alla lettura dell'«ora universale», le sfere centrali indicano l'ora del fuso il cui «nome» si trova al 12; le ore degli altri 23 fusi orari si leggono semplicemente «collimando» il disco delle città a quello delle 24 ore. Quando vi è necessità di modificare il fuso al 12 (ora locale), basta agire sul pulsante al 10, per far ruotare a scatti di un'unità i due dischi in senso antiorario e la lancetta centrale delle ore in senso orario. La cassa in oro bianco, da 39,5 mm, presenta le stesse anse sporgenti a forma di ali che caratterizzavano gli orologi Ora Universale degli anni 1940 e 1950. Patek Philippe, noblesse oblige.

FRin

Commenti