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Meeting Art, in asta gli orologi «trofeo»

In vetrina anche un Gmt Master del '58 La vicepresidente Casazza: «Pezzi unici»

Nuovi appuntamenti in arrivo per la casa d'aste Meeting Art. Si parte domani con l'asta di orologi moderni, d'epoca e vintage suddivisa in 4 sessioni, le prime due in questo weekend (17-18 novembre) e le restanti nel successivo 24-25. «Il top lot è un Rolex Gmt Master Ref 6542 del 1958, ossia la prima serie prodotta dalla casa elvetica caratterizzata dalla ghiera bicolore originale in bachelite», spiega Carola Casazza, vicepresidente di Meeting Art sottolineando che la delicatezza del materiale fa sì che non siano più disponibili molti esemplari con la parte originale.

Si tratta di uno dei primi orologi al mondo in grado di consentire al possessore di controllare due fusi orari oltre a quello del Paese in cui si trova. I segni distintivi, tra gli altri, sono la carica automatica con rotore a farfalla, il bracciale Oyster Usa rivettato in acciaio e l'assenza di spallette a protezione della corona. La base d'asta è di 50mila euro. Da segnalare anche la presenza di due Gmt Master ref 1675, uno del 1961 e uno del 1977/78 con la lunetta nera.

«Un altro pezzo molto importante dell'asta è il Patek Philippe Ore del Mondo Ref 1415 del 1946», aggiunge Casazza precisando che «è un orologio molto raro prodotto in un centinaio di esemplari». È un orologio in oro giallo 18 carati con anse a goccia e ghiera con incisione smaltata delle principali città del mondo. Il quadrante argentato è indelebile con indici e numeri romani applicati, disco girevole periferico con 24 ore e divisione giorno/notte. Il movimento è il 929687 a carica manuale. L'orologio è completo cinturino, fibbia in oro giallo 18 carati, astuccio ed estratto di registro. Il valore di stima è compreso tra i 70mila e i 90mila euro. L'asta è senza riserve. Non mancheranno poi numerosi lotti dedicati ai classici dell'orologeria svizzera come Vacheron Constantin e Jaeger Le Coultre. Tra le chicche un prototipo mai prodotto in serie di Omega nei primi anni '70 con corpo rettangolare in oro bianco e bracciale sagomato in brillanti.

«Nei primi due weekend di dicembre - ricorda Casazza - si terranno le sessioni dell'asta di arte moderna e contemporanea per la quale stiamo predisponendo tre cataloghi distinti» in modo da mettere in evidenza i grandi capolavori, il figurativo e l'astratto. In questo modo saranno ulteriormente valorizzati i top lot di Alighiero Boetti, Emilio Scanavino, Getulio Alviani, A.R. Penck, Mario Schifano e Jannis Kounellis. «Prima di Natale chiuderemo l'anno con la classica asta di gioielli», conclude la vicepresidente di Meeting Art.

ADA

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