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Messico, assalto a un casinò di Monterrey: narcos irrompono e appiccano il fuoco: 53 morti

Strage all'interno del Casino Royale di Monterrey, nel nord del Messico. Una decina di uomini armati fanno irruzione e appicano un incendio: circa 50 i morti e una decina i feriti. Secondo le autorità gli autori dell'assalto sarebbero legati a un cartello della droga

Messico, assalto a un casinò di Monterrey: 
narcos irrompono e appiccano il fuoco: 53 morti

Monterrey - Una ventina di uomini armati ha fatto irruzione all'interno del Casino Royale di Monterrey, nel nord del Messico, ha cosparso il locale di benzina e poi ha appiccato il fuoco, causando una cinquantina di morti e una decina di feriti. Secondo il procuratore generale dello Stato di Nuevo Leòn, Leon Adrian de la Garza, un cartello della droga è responsabile dell'attacco e "potrebbero essere trovate altre vittime". I cartelli spesso fanno estorsione ai danni di casinò e altre attività, minacciando di attaccare i negozi o bruciarli se si rifiutano di pagare. Gli aggressori hanno urlato ai clienti e agli impiegati del casinò di uscire fuori, ma molte persone sono scappate all'interno dell'edificio dove sono rimaste intrappolate dalle fiamme. Molti feriti stanno infatti ricevendo cure per inalazione di fumo.

Il precedente Il sindaco di Monterrey, Fernando Larrazabal, ha riferito che molti corpi sono stati trovati nei bagni perché clienti e impiegati si erano chiusi lì per riuscire a sfuggire agli uomini armati. E' la seconda volta in tre mesi che il Casino Royale viene preso di mira. Lo scorso 25 maggio uomini armati attaccarono il casinò, insieme ad altri tre, con una raffica di proiettili, ma non ci furono feriti. A Monterrey negli ultimi mesi c'è stato un aumento di violenze legate allo scontro fra il cartello della droga Los Zetas e quello del Golfo. Il mese scorso uomini armati fecero irruzione in un bar di Monterrey uccidendo 20 persone con fucili d'assalto e la polizia successivamente trovò borse piene di droga all'interno del locale.

Uno dei peggiori attacchi L'attacco di oggi al casinò di Monterrey è uno dei peggiori avvenuti in Messico in luoghi di ritrovo da quando il presidente Felipe Calderon ha lanciato alla fine del 2006 un'offensiva contro i cartelli. "Questa è una notte di tristezza per il Messico", ha detto il portavoce della sicurezza nazionale Alejandro Poire. "Questi atti indicibili di terrore non resteranno impuniti", ha aggiunto.

Il bilancio Almeno 53 sono le persone rimaste uccise nell’incendio. Lo ha riferito il governatore dello Stato Nuevo Leon, Rodrigo Medina, precisando che l’attacco è stato messo a segno da sei uomini, arrivato al ’Casinò Royalè di Monterrey a bordo di due veicoli. I vigili del fuoco hanno impiegato quasi quattro ore per domare l’incendio. Il Presidente messicano Felipe Calderon ha condannato l’attacco su Twitter: "È con profonda costernazione che esprimo la mia solidarietà a Nuevo Leon e alle vittime di questa azione aberrante di terrore e barbarie".

Calderon ha quindi chiesto al ministro dell’Interno, Francisco Blake, di raggiungere Monterrey per guidare personalmente l’inchiesta.

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