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Messico, due giornaliste uccise nella capitale Ritrovati i corpi nudi con mani e piedi legati

Due giornaliste messicane sono state uccise a Città del Messico. I loro corpi sono stati trovati nudi in un parco della capitale. Dal 2000 oggi sono 83 i cronisti ammazzati in Messico

Messico, due giornaliste uccise nella capitale 
Ritrovati i corpi nudi con mani e piedi legati

Città del Messico - Due giornaliste messicane sono state assassinate e i loro corpi sono stati ritrovati nudi a Città del Messico. I cadaveri di Anna Maria Marcella Yarce Viveros, fondatrice della rivista Contralinea - che ha riferito la notizia - e di Rocio Gonzalez Trapaga, una giornalista indipendente, "sono stati trovati in un parco della zona di Iztapalapa", a est di Città del Messico. L’informazione è stata confermata da un funzionario degli uffici del procuratore della capitale messicana. "I corpi sono stati trovati questa mattina e la loro identità è stata confermata questo pomeriggio", ha detto ieri, senza fornire ulteriori dettagli. "Sono state uccise con brutalità. Per il momento non abbiamo altre informazioni. Non sappiamo perché siano state assassinate", ha detto da parte sua Janet Alba, assistente del direttore del magazine, che poi ha aggiunto: "Chiediamo alle autorità di fare luce su questo triste evento".

Inchieste sulla corruzione Entrambe le giornaliste sono morte per asfissia. La Yarce è stata fondatrice e direttore delle relazioni pubbliche del settimanale Contralinea, noto per le inchieste realizzate negli ultimi anni, riguardanti in particolare tematiche vincolate alla corruzione. La Trapaga lavorava invece in modo autonomo, dopo essere stata per anni una delle reporter dell’emittente Televisa. Quest’ultima gestiva un ufficio cambi presso l’aeroporto di Città del Messico e ieri aveva prelevato una forte somma di denaro. Proprio per questa ragione, gli investigatori ritengono che le due donne siano state uccise dopo essere state derubate, anche se al momento non si escludono anche altre piste. 

83 cronisti uccisi dal 2000 Secondo la Fondazione messicana per la libertà d’espressione, dal 2000 a oggi sono 83 i cronisti uccisi nel Paese.

La scorsa settimana è stato trovato morto in una città dello Stato di Sinaloa Humberto Salazar, direttore di un quotidiano on-line per il quale seguiva soprattutto la politica.

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