Cronache

Il metrò a un solo vagone nell’ora di punta

Il metrò a un solo vagone nell’ora di punta

Metropolitana a un vagone. Non è uno scherzo, né un modellino in scala. È la metropolitana di Genova. Gli utenti, in piena ora di punta, già da un mese vedono la metro partire dalle stazioni con un solo vagone. Inevitabile un viaggio «a sardina», schiacciati gli uni contro gli altri, e le ripercussioni sui macchinisti, su cui si concentrano tutte le ire dei passeggeri. Solo di recente, sono apparsi nelle stazioni alcuni cartelli in cui Amt precisa che le carrozze sono in manutenzione.
Tutte, tranne una.
«Devono essere adeguate alla nuova tratta che collegherà Brignole a Brin - spiega il vicesindaco di Genova, Paolo Pissarello -. Sono stati investiti 7 milioni e mezzo di euro che, nonostante tutto, siamo riusciti ad avere da Roma e serviranno per rendere le carrozze più sicure, con nuovi sistemi di apertura e chiusura delle porte, nuove dotazioni per i viaggiatori diversamente abili». Non ci sta Alessio Piana, capogruppo della Lega Nord. «Da un mese si viaggia in queste condizioni, non è pensabile che si sia pensato di organizzarsi tenendo in movimento solo un vagone alla volta. In una città come Genova, che più volte si è vantata di demotivare il traffico privato, in virtù dell’utilizzo del mezzo pubblico, certe cose non dovrebbero succedere».
«Sacrifici che ci vogliono» risponde il vicesindaco Pissarello. «Delle volte ci si potrebbe anche rendere conto che serve tempo per fare certi interventi. E poi - spiega ancora -, i tempi previsti per la fine dei lavori parlano di metà dicembre. Non ci sarà ancora molto da aspettare per avere vagoni più belli e sicuri».
Provare per credere.
La sicurezza passa anche per l’illuminazione. In corso Carbonara, nel quartiere genovese di Castelletto, non c’è. Buchi nell’asfalto, in compenso, ce ne sono parecchi. Anche se, specie la sera, non si vedono. Il problema è soprattutto attorno ai giardini Tito Rosina.
«Ho ricevuto la segnalazione da parte di alcuni residenti - spiega Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio comunale e consigliere Pdl -: attorno ai giardini l’illuminazione manca totalmente, creando non pochi problemi ai molti anziani che, nel tardo pomeriggio, scendono nei giardini a portare il cane, il più delle volte rischiando di inciampare ogni due passi. Un problema anche per i bambini che escono dalle scuole vicine: il tardo pomeriggio, quando suona la campanella di uscita, in questa stagione già è buio: molti genitori si sono lamentati per la mancanza di luci che permettano ai ragazzi e a loro stessi di passare in sicurezza». Ma non è l’unico problema di Corso Carbonara. «Questioni che ho già sollevato più volte in consiglio comunale: manutenzione quasi assente, il verde che non è più verde, i giochi per i bambini che sono rotti e pericolosi, marciapiedi bucati - racconta Balleari -, macchine parcheggiate in doppia fila, attraversamenti pedonali cancellati e pericolosi, soprattutto per i ragazzi che escono da scuola».
L’assessore alla manutenzione del comune di Genova, Pasquale Ottonello, ha assicurato che nei prossimi giorni ci sarà un sopralluogo sul posto, per decidere come intervenire.

E che il problema dell’illuminazione, al momento solo quello, potrà essere archiviato.

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