Fiera Milano

Miart, il premio Herno alle gallerie londinesi Saulton e Seventeen

Il riconoscimento è andato allo stand con il miglior progetto espositivo, pensato, allestito e curato in tutti i dettagli come una mostra. Claudio Marenzi: "Moda e arte parlano linguaggi comuni, e comune è anche la loro ricerca di mezzi di comunicazione innovativi"

Miart, il premio Herno alle gallerie londinesi Saulton e Seventeen

Le gallerie Richard Saulton e Seventeen, entrambe londinesi, che condividono lo stand D40 all’interno della sezione Established di miart in corso a fieramilanocity fino a domenica 12 aprile, si sono aggiudicate il Premio Herno - valore di 10.000 euro - destinato allo stand con il miglior progetto espositivo, pensato, allestito e curato in tutti i dettagli come una mostra e capace di coniugare elevate componenti di ricerca, qualità e accuratezza del disegno dell’allestimento.

Lo stand delle gallerie Richard Saulton e Seventeen è stato ritenuto quello con il miglior progetto espositivo, all’interno di una rosa di sette finalisti individuati dalla giuria tra le 136 gallerie che quest’anno espongono a miart nelle sezioni Established, Emergent e Object, composta dalle gallerie Collicaligreggi, Catania (stand B03, sezione Established), Luisa delle Piane, Milano (stand A06, sezione Object), Umberto di Marino, Napoli (stand D15, sezione Established), Foxy Production, New York (stand B18, sezione Established), Montrasio Arte / Km0, Milano - Monza / Innsbruck (stand B38, sezione Established) e Michela Rizzo, Venezia (stand D40, sezione Established).

Il Premio Herno miart e Herno spa, che diventerà un appuntamento fisso, sottolinea il valore dell’exhibition making e del concetto di display. La ricerca di qualità assoluta e il saper fare che stanno alla base della migliore arte contemporanea e di un prodotto manifatturiero d’eccellenza sono solo un necessario punto di partenza, che deve poi essere seguito da un’altrettanta importante capacità di esporre e catturare l’attenzione, creando un perfetto equilibrio tra creatività, estetica, funzionalità e fruibilità. In questo modo il Premio Herno ha parallelamente l’obiettivo di evidenziare il ruolo storico e contemporaneo della galleria come luogo di produzione di conoscenza attraverso il format della mostra.

"Moda e arte parlano linguaggi comuni, e comune è anche la loro ricerca di mezzi di comunicazione innovativi – afferma Claudio Marenzi, ceo di Herno -. Nascono entrambe da un processo creativo e interiore e tendono poi a rendersi universali e a raggiungere pubblici vasti. Non solo forma, ma anche valore intrinseco ed essenza che devono diventare visibili e fruibili per i consumatori. Ecco, a mio parere, la reale somiglianza tra il processo distributivo dell’arte e della moda. Questo premio vuole aprire la discussione su questi temi e favorire il dibattito".

La giuria era composta da Chus Martinez, direttore dell’Institute of Art of the Fhnw Academy of Arts and Design di Basilea; Ute Meta Bauer, direttore del Centre for Contemporary Art, Ntu di Singapore.

Marco Scotini, direttore del Dipartimento di Visual, Performative e Multimedial Arts del Naba di Milano.

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