Sport

Milan, impresa a Madrid Juve: solo grinta e Buffon

Straordinaria serata rossonera. Sotto per una papera di Dida, si scuotono e in 5' passano. Pareggia Drenthe, ma nel finale arriva il guizzo. Juve opaca. Segna Chiellini, Buffon salva: Maccabi Haifa battuto

Milan, impresa a Madrid 
Juve: solo grinta e Buffon

Madrid - Brutto, sporco e cattivo. Il Milan di Leonardo non ricama, non corre a mille all'ora e non domina l'avversario. Ma nelle sfide prestigiose e sui campi impossibili si esalta e porta a casa quello che più conta: i tre punti. Per un'ora sembra che sia lì a guardare il Real. Poi, con una straordinaria fiammata di tre minuti, il Milan si iscrive alla terza di Champions League e mette la freccia. A rimediare all'erroraccio di Dida ci pensano prima Pirlo e poi Pato, due volte.

Papera Dida Il portiere al 19' del primo tempo sembra controllare un tiro senza pretese di Granero dal limite, ma la papera con il numero uno brasiliano è sempre in agguato. Come all'esordio di Champions a Leeds. Come due stagioni fa a Glasgow. La sfera scivola sulla gamba di Dida. Rimbalza in avanti. Il portiere quasi non ci crede che stia succendendo proprio a lui. Si allunga, la sfiora, ma si avventa sul cuoio prima Raul che infila l'1-0. I rossoneri, già abbastanza abulici, spariscono dal campo. Il taccuino dalla parte del Milan resta vuoto fino all'intervallo. Il Real ci prova, ma Kakà non riesce a far male, Benzema è troppo solo davanti. Ma soprattutto Nesta e Thiago Silva sono una cerniera strepitosa.

Secondo tempo tutto rossonero Dopo il riposo il Milan, però, cambia faccia. Come con la Roma. Ambrosini contrasta chiunque. Pirlo riparte, Seedorf assiste, Ronaldinho inizia a saltare l'uomo. Sembra sempre un omino del Subbuteo, ma Sergio Ramos nello stretto non lo tiene mai. Al 17' Pirlo da 30 metri tira un bolide che sembra andare all'incrocio e invece si addormenta sul primo palo (quelle di Corso le chiamavano a foglia morta), Casillas è battuto. Passano 3'. La piovra Ambrosini agguanta l'ennesimo pallone, la difesa blanca è scoperta, il centrocampista lancia Pato, Casillas esce a vuoto. Il giovane brasiliano lo fa fuori e infila il 2-1. Al 31', però, el Madrid ricaccia fuori la testa. Angolo battuto arretrato da Raul, Drenthe si avventa con il sinistro e batte un Dida, leggermente in riatrdo, sul suo palo. Finita? Neanche per idea. Il Milan al 40' riesce a segnare il 3-2, gran zuccata di Thiago Silva su corner. Ma l'arbitro De Bleeckere annulla incomprensibilmente. Occasione che fa il paio con il rigore non dato nel primo tempo al Real per fallo di Zambrotta su Benzema. I rossoneri ne hanno insospettabilmente ancora. Seedorf viene pescato da Ronaldinho dentro l'area. L'olandese sembra addormentarsi, ma con un pallonetto trova Pato sul secondo palo: il "papero" tira al volo e buca Casillas per il 3-2. Leonardo urla a pugni stretti tutta la sua gioia al cielo di Madrid che gocciola acqua. Ma stasera è benedetta.

Milan raggiunge Real L'impresa sistema le cose anche in chiave classifica del girone per il Milan. I rossoneri raggiungono, e passano per lo scontro diretto, il Real a quota 6. Alle spalle del duo di testa, sempre a pari punti, Marsiglia e Zurigo inseguono a 3. I francesi di Deschamps si sbloccano battendo per 1-0 lo Zurigo. 

Juventus griga, ma vincente I bianconeri salvano la classifica. Solo quella. Il successo striminzito contro gli israeliani del Maccabi Haifa è un brodino per Ferrara. Ma quanta paura. All'inizio, Dvalishvili costringe Buffon al miracolo e alla fine i verdi di Haifa, in dieci contro undici, si fanno fuori la difesa bianconera sparando a colpo sicuro il pallone del pareggio che ancora un immenso Buffon toglie dal piede di Ghadir. Il gol per la Juve arriva su calcio piazzato, dopo un tempo inguardabile, con Diego che pennella e Chiellini che conclude di testa. Il cambio di modulo, con due frangiflutti davanti alla difesa (Melo e Sissoko) non ha portato vantaggi né al reparto arretrato, paurosamente traballante soprattutto sugli esterni con avversari veloci, né in fase di costruzione, dove il solo Diego ha predicato nel deserto.

Ride solo la classifica E' proprio il brasiliano a prendere in mano la squadra nella ripresa e trascinarla al gol, ma nessuno è in grado di far fruttare i suoi preziosi suggerimenti. Male Felipe Melo, legnoso e impacciato, male Giovinco, sempre impreciso, maluccio Camoranesi, anche se generoso, malissimo le fasce, con Zebina irritante e dannoso e Grosso troppo lento e prevedibile. La notizia veramente positiva per i bianconeri è il successo del Bordeaux sul Bayern Monaco: 2-1.

Ora la classifica vede i francesi guidati da Gourcuff a quota 7, dietro la Juve a 5, poi il Bayern con 4 punti, ultimo il Maccabi a 0.

Commenti