Cronaca locale

Un milanese sfida il gotha dei sommelier

Un milanese sfida il gotha dei sommelier

Un milanese (di adozione, perché romagnolo di nascita) punterà oggi e domani al titolo mondiale dei sommelier: Luca Gardini. In questo caso è l'asso per cui occorre che noi si pensi a rispolverare le bandiere tricolori è uno solo ed è il responsabile dei vini al ristorante bistellato Michelin Cracco in via Hugo, in lizza per diventare questo fine settimana il Miglior sommelier professionista del mondo 2008.
Il titolo verrà assegnato domani all'Hotel Cavalieri di Hilton di Roma dopo una serie di prove ed esami che sfiancherebbero un toro. Organizzato da Worldwide Sommelier Association, associazione nata da un'iniziativa congiunta tra Ais, Associazione italiana sommelier, e organismi analoghi da tutto il mondo, il concorso è spalmato su due giorni: oggi saranno impegnati una ventina di candidati, ognuno da un Paese diverso, dovranno superare diverse prove tra cui un questionario scritto di enologia e agronomia, la degustazione cieca di 2 vini e diverse prove di servizio. «Il questionario è davvero tosto», assicura Luca, 26enne romagnolo scoppiettante di Cervia, con un fondamentale apprendistato all'Enoteca Pinchiorri di Firenze, prima di approdare alla corte milanese del cuoco vicentino Carlo Cracco «tosto perché include domande che presuppongono una cultura vastissima: sono mesi che ogni giorno per 4 ore al giorno mi studio tutto sulle viti e i vigneti della Georgia nel Caucaso o i segreti di prodotti che non hanno nulla a che vedere col vino come la birra, l'olio o il tè. Giustamente, oggi un sommelier deve avere competenze ad angolo giro».
Solo una semifinale impeccabile consentirà ai candidati di entrare tra i primi 3 che si contenderanno la finalissima di domani, tutta giocata su un aspro duello all'ultima unghia violacea: degustazioni cieche, correzioni di carte dei vini errate, prove tecniche di servizio, abbinamenti cibo/vino… «Temo soprattutto francesi, spagnoli, americani, neozelandesi e i sommelier scandinavi, in grande crescita - aggiunge Luca -. I contendenti anglosassoni potrebbero essere favoriti dal fatto che la lingua ufficiale del contest è l'inglese».
Ammesso che il nostro raggiungesse l'obiettivo del podio («sarebbe già un grande onore», rivela), gli appassionati che volessero incitare il nostro sommelier hanno la possibilità di farlo perché la finale, domani a partire dalle ore 16 e 30 euro l'ingresso, è aperta al pubblico.
Sul sito dell'associazione, worldwidesommelier.com, si viene a sapere che il cartellone prevede un banco d'assaggio di grandi vini da tutto il mondo e una cena di gala da 200 a testa, durante la quale conosceremo il nome del vincitore. Good luck Luca.

I precedenti azzurri? Due successi.

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