Cronaca locale

«Milano e la Verdi», gli artisti in scena per salvare l’orchestra

Il violinista Accardo, il direttore Ceccato e la Savignano fra gli ospiti della serata

Valentina Fontana

Grandi direttori d'orchestra, cantanti e musicisti d'alto valore, attori e ballerini di fama nazionale e internazionale. Una folla di artisti accoglie il nobile invito dell'Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi per il concerto, o meglio, l'evento straordinario di stasera (ore 20) all'Auditorium, organizzato in occasione della campagna di sottoscrizione «Milano e la Verdi» lanciata dall'Orchestra e dal Coro a inizio marzo per una raccolta di fondi che ne garantisca la continuità.
«Per una storica istituzione cittadina che non ha molti sostegni», commenta l'attore Umberto Ceriani. «Per sensibilizzare il pubblico - continua il maestro Aldo Ceccato -, per continuare a elargire grandi esperienze culturali, noi, amanti della vera cultura e della grande musica, ci siamo adoperati per una realtà che, non è una novità, si trova in una situazione economia disastrosa».
«Per sensibilizzare l'opinione pubblica verso un'attività artistica in progress molto interessante», sottolinea il pianista Antonio Ballista. «Per la sopravvivenza dell'Orchestra e la continuità nella programmazione artistica», sembrano dire in coro i grandi protagonisti della serata del 28, che vedrà la storia della Verdi e le eccellenze del repertorio di tredici anni di attività musicale condensate in due ore.
Già, perché l'Orchestra, fondata da Vladimir Delman nel 1993 e arricchita nel '98 dal Coro Verdi, si è imposta da alcuni anni come una delle più rilevanti realtà sinfoniche nazionali, con un repertorio che spazia da Bach al sinfonismo ottocentesco fino alla musica del Novecento.
Così nella sede stabile dell'Orchestra, l'Auditorium di Milano, dove ogni anno vengono proposte al pubblico più di trenta programmi sinfonici con un'impaginazione in cui i classici sono affiancati da pagine meno consuete, una passerella di grandi artisti animerà la serata "intorno alla Verdi".
«L'evento speciale è stato anticipato alle 20 - riferiscono gli organizzatori - a causa del grande numero di partecipanti che sostengono l'Orchestra».
A dar voce al nobile appello della Verdi il violinista Salvatore Accardo, i direttori d'orchestra Aldo Ceccato, Edoardo Muller e Gianpaolo Bisanti, la cantante Tiziana Fabbricini e i pianisti Antonio Ballista e Davide Cabassi.
«Dalla musica cameristica al grande repertorio sinfonico ottocentesco con la partecipazione del Coro Verdi - racconta la direzione artistica - dal Barocco al Novecento, gli ospiti, insieme ai nostri musicisti e coristi, propongono un programma a sorpresa che raccoglie i momenti più importanti della storia dell'Orchestra». Così Beethoven, Mahler, Mozart e Puccini, Rossini, Verdi e Vivaldi fino al Valzer del commiato di Rota.
«Mi esibirò ne Un petit train de plaisir di Rossini - dice il pianista Antonio Ballista -, un pezzo brillante, accattivante ma soprattutto sconvolgente per la novità che rappresentò all'epoca del compositore, che inconsapevolmente riuscì a individuare il mondo novecentesco».
Ma la musica non sarà l'unica protagonista della serata all'Auditorium. I momenti musicali si alterneranno a letture di numerosi attori, tra cui Giancarlo Dettori e Franca Nuti, Elena Ghiaurov, impegnata in un testo di Achille Campanile, Sergio Bini in arte Bustric, Moni Ovadia e Umberto Ceriani, che leggerà l'ultimo quadro di Vita di Galileo.


Ad onorare la danza sarà invece Luciana Savignano, già prima ballerina del Teatro alla Scala poi scoperta da Maurice Béjart, che si esibirà su musiche di Goran Bregovic.

Commenti