Cronaca locale

Da Milano a Varese Una storia d'asfalto lunga novant'anni

Il 21 settembre del 1924 veniva inaugurata la A8 Oggi la celebrazione con un corteo di auto d'epoca

Da Milano a Varese Una storia d'asfalto lunga novant'anni

Il casello era una sbarra che l'addetto sollevava a mano uscendo da una casupola minuscola per riscuotere le 20 lire del pedaggio. Due pali biancorossi con alla sommità due innovativi pneumatici Pirelli e un cartello sospeso che intimava l'Alt spalancavano, 90 anni fa a Milano, i 43 chilometri di asfalto nuovissimo della prima autostrada del mondo. Era il 21 settembre del 1924 e a inaugurare la Milano-Varese fu una Lancia Trikappa guidata da Piero Puricelli, ideatore e realizzatore del progetto che aveva al fianco il re Vittorio Emanuele III.

La prima via al mondo a pedaggio «per sole automobili» era passata in soli 500 giorni di lavori dall'utopia di un pioniere alla realtà di un'opera rivoluzionaria che avrebbe cambiato per sempre il modo di viaggiare in auto. Non più curve continue in mezzo ai boschi coi conducenti impegnati a dribblare carretti a cavalli e passeggeri in contemplazione di panorami e monumenti nell'attraversare decine di piazze di paese. Sull'autostrada il viaggio è veloce, tutto d'un fiato, su una strada liscia e dritta senza polvere e buche. Pochi allora intuirono la portata della novità, in tanti invece si chiesero perplessi che senso avesse quell'opera faraonica con ben 35 ponti e 71 sottopassi voluta dal regime fascista (Mussolini in persona diede il primo colpo di piccone e fissò in 500 giorni il tempo di realizzazione, pienamente rispettato) considerando che nell'Italia di allora circolavano poco più di 80mila automobili. Scommessa vinta alla grande: l'A8 che festeggia oggi il novantesimo compleanno vede passare ogni giorno una media di 40mila e si prepara all'Expo.

Così, nel giorno esatto del compleanno, la festa con un corteo di cento auto e moto storiche che percorreranno di nuovo la Milano-Varese. Si tratta di vetture e moto anteguerra che rappresentano la produzione italiana, francese, americana, tedesca. Si va dalla centenaria Lancia Theta (1914) all'Isotta Fraschini Tipo 8 Torpedo Sport Castagna (1923), dalla T23 Brescia costruita dal milanese Ettore Bugatti (1923) all'americana Hudson Couch Super Six. Poi Ford A Roadster e Tudor e la più aristocratica delle inglesi, la Rolls Royce Twenty. Le francesi sono presenti con Citroen B14, C6, Salmson Rally e Amilcar C4 SS. Ma le regine saranno le rappresentanti del più straordinario made-in-Italy: Le Alfa Romeo 6C 1500 compressore, le Fiat 514 spider, coupè e torpedo, le Balilla berlina 3 marce e la sportiva Coppa d'Oro e le Lancia di quel periodo, Lambda, Augusta, Aprilia e Artena. Spiccano anche la celebre Fiat 2800 Ministeriale Torpedo, la Bugatti 57 e la piccola e seducente Topolino, Fiat 500 A. E, anche se l'autostrada era stata pensata per le sole auto, presto si aggiunsero gli ardimentosi in motocicletta che saranno ricordati nel corteo specialmente dalle lombarde Moto Guzzi: Sport 13, 14 e 15, poi i sidecar. Partenza da Milano alle 10 dal palazzo della Regione, arrivo a Varese alle 11.

30 in piazza della Repubblica.

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