Cronaca locale

AAA Affittansi ex bagni pubblici: un milione l'anno la base d'asta

Il 24 giugno del 2006 i milanesi fecero la fila per sbirciare l'ex Albergo Diurno Cobianchi. I bagni pubblici degli anni Venti, il sotterraneo liberty tra piazza Duomo, la Galleria e via Silvio Pellico, erano appena stati restaurati e l'amministrazione li inserì nella mappa degli eventi della «Notte bianca». Agenzia viaggi dal 1988 e il 1999, per sette anni erano stati completamente abbandonati al degrado. Quell'anno invece diventarono sede dell'Apt, l'ufficio del turismo milanese. Nel 2010 venne rilanciato come «la prima vetrina urbana per Expo 2015», poi utilizzato dalla giunta Pisapia fino alla scorsa primavera come l'ufficio riservato ai residenti per le proteste e le informazioni su Area C. Da qualche mese è completamente chiuso, gli ex bagni pubblici erano entrati nel tavolo di trattativa tra Comune e McDonald's sotto sfratto in Galleria, la catena di fast food non voleva liberare gli spazi vinti con una gara da Prada e si pensò come alternativa al Cobianchi. Ora, qualcosa si muove. La giunta ieri ha approvato le linee di indirizzo per mettere a gara gli spazi dell'ex albergo diurno, la base d'asta sarà di quasi un milione all'anno (952mila euro), la durata della concessione 18 anni. Il bando sarà pubblicato nelle prossime settimane e resterà aperto 45 giorni. Le spese per impianti e interventi edilizi (da sottoporre al via libera della Soprintendenza) saranno a carico del privato.

Saranno ammesse destinazioni d'uso sia nel campo terziario che commerciale (ad esclusione di sexy shop, money transfer, phone center, sala giochi, centro massaggi, agenzia di raccolta scommesse, laboratori di produzione alimentare) e l'assegnazione avverrà tenendo conto, oltre che dell'offerta economica, anche della validità del progetto che sarà determinata «dal pregio delle attività».

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