Cronaca locale

Abusivi in via Lampedusa sgombero ed espulsioni «Più blitz in periferia»

Forze dell'ordine negli immobili occupati Identificati in 40, quasi tutti marocchini

Michelangelo Bonessa

Un'operazione di bonifica per via Lampedusa 11 A. Un altro civico simbolo del degrado della periferia sud di Milano su cui le forze dell'ordine hanno deciso di intervenire: ieri mattina la polizia di Stato ha identificato quaranta persone e ne ha allontanate molte altre in collaborazione con carabinieri, polizia locale e protezione civile. «Dodici di queste sono state portate in Questura» precisa Angelo De Simone, vicequestore a capo del commissariato Scalo Romana, parlando «dell'operazione di bonifica della zona sud di Milano». Erano stati «attenzionati» in precedenza: spaccio, piccole rapine e tutto il repertorio della bassa criminalità che li porta verso le procedure dell'espatrio.

Piccoli delinquenti per la maggior parte marocchini che avevano un rifugio sicuro in via Lampedusa, il secondo cardine delle occupazioni abusive nel Municipio 5 che le istituzioni provano a chiudere dopo via Antegnati. Se il tentativo di sottrarre le basi logistiche alla criminalità funzionerà lo dirà il tempo, intanto il nuovo servizio di sorveglianza ha iniziato a funzionare: quando agenti e militari avevano già iniziato a lasciare il posto, un uomo si è presentato al cancello con la spesa composta di ciliegie e poco altro. Ma è stato respinto dai vigilanti che da ieri controllano l'immobile di proprietà dell'Enpam.

Un episodio che forse segna la fine di servizi di denuncia delle condizioni degradanti in cui versano gli stabili di via Lampedusa 11 A. Le «persone costrette a vivere di espedienti» di cui aveva parlato in un recente video denuncia Tullio Trapasso, portavoce del comitato Noracketnoabusivismo, non dovrebbero più vedersi in quelle palazzine. Questa seconda operazione sul Municipio 5, che ricorda molto quella della Stazione Centrale per dispiego di forze, dovrebbe aver messo un punto.

La politica locale intanto esulta: «Il Municipio 5 segue da tempo la vicenda degli stabili occupati di via Lampedusa. Siamo in contatto con la proprietà, Enpam, che è pronta per la messa in sicurezza degli accessi. L'intervento di sgombero che è in corso questa mattina da parte della forza pubblica è l'inizio della giusta strada per porre al più presto la parola fine su questo doloroso capitolo - dichiarano in una nota congiunta Simone Enea Riccò, presidente Commissione sicurezza Municipio 5 e Alessandro Bramati, presidente - Questo di via Lampedusa è uno dei tanti buchi neri delle nostre periferie per i quali chiediamo da tempo una politica di prevenzione più stringente affinché non si formino più situazioni del genere».

L'assessore alla Sicurezza del Comune, Carmela Rozza, ringrazia per la buona riuscita del blitz le forze dell'ordine coinvolte che: «Operano sempre sulle esigenze di sicurezza dei cittadini e per il rispetto della legalità». Sullo sgombero e la sua efficacia nel tempo commenta: «I proprietari degli immobili intervengano per la messa in sicurezza per evitare che i palazzi vengano rioccupati». L'assessore conclude portando l'operazione a monito dell'odierna integrazione degli stranieri in città: «Situazioni come quelle di via Lampedusa non facilitano l'accoglienza e minano la sicurezza dei cittadini.

Ed è ovvio che Milano può continuare ad essere generosa e ospitale a condizione che i suoi cittadini si sentano anche sicuri».

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