Cronaca locale

«Gli acquisti migliori? Vicino ai nuovi quartieri»

I consigli immobiliari del presidente degli agenti

Enzo Albanese, presidente di Fimaa, è ottimista sull'andamento del mercato immobiliare. «E si figuri che i miei colleghi sono perfino più ottimisti di me». Presidente, quindi possiamo finalmente tornare a parlare di ripresa?«Ci sono tutti i presupposti per ripartire. A cominciare dal Pil, che può dare solidità al mercato e ridà fiducia alle famiglie. Questo è l'inizio di un nuovo ciclo».Cosa cambierà?«In passato si comprava casa per necessità, ora si sta più attenti alla qualità. Tante volte chi ha fatto acquisti di corsa si è poi pentito. Una volta era troppo facile accedere al credito e tanti non hanno difeso con consapevolezza il loro investimento. Ora il cliente è più attento e informato». Sono nuovamente migliorate le condizioni dell'accesso al credito.«Rispetto a un paio di anni fa ci sono tassi più interessanti. Ma a muovere veramente il mercato è il cosiddetto cliente con il pedegree, quello che accende il mutuo al 50% pur avendo le spalle coperte da un suo capitale».A Milano sono ripartite le vendite?«Solo a Milano città sono state vendute 16.500 case in un anno, il 10% in più rispetto al passato». E i prezzi? Sono calati?«Sono tornati i prezzi del 2003, cioè i prezzi ante bolla economica. Chi è fermo sui valori del 2007 deve aspettarsi uno sconto di almeno il 25%, a seconda della zona in cui si trova l'immobile». In questi anni a Milano sono nati nuovi quartieri, da City Life a Porta Nuova. E le nuove fermate del metrò hanno cambiato la geografia della città. Quali sono le zone con maggior appeal immobiliare?«C'è parecchia dinamicità all'interno della circonvallazione. Soprattutto lungo il perimetro dei nuovi quartieri: si tratta di zone che godono dei benefici dei nuovi servizi. Vanno bene anche i navigli e gli immobili a ridosso della linea 5 del metrò». Invece in quali quartieri si sono arenate le vendite?«San Siro non decolla. Con i lavori del metrò il quartiere è stato tagliato in due. Ora tuttavia, a lavori finiti, dovrebbe tuttavia tornare a essere di interesse». Le vendite hanno ripreso a crescere. E gli affitti?«Anche. Un tempo affittava chi non riusciva ad accedere a un mutuo. Oggi invece tanti affittano per scelta. Per non impegnarsi in mutui ventennali e utilizzare i loro soldi in altro modo, ad esempio per far studiare i figli». Si dice che Expo abbia cambiato le regole dell'affitto.«Vero. Expo ha influito molto. Sono nati nuovi tipi di affitto: è finita l'epoca dei 4 anni più 4. Si sono invece affermati i contratti brevi, mensili settimanali.

C'è molta più elasticità». MaS

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