Cronaca locale

Addio vecchio rifugio Tra le cime arrivano il satellite e i cibi doc

Addio vecchio rifugio Tra le cime arrivano il satellite e i cibi doc

I rifugi si rifanno il trucco. Lo mettono in rete, ma soprattutto puntano alla sicurezza degli escursionisti, che adesso potranno anche fare un elettrocardiogramma trasmesso in tempo reale al 118 o all'ospedale. Sono i rifugi di Lombardia che in Valmalenco, lunedì scorso, hanno presentato tutte le novità di un mondo che vuole professionalizzarsi e andare al passo dei tempi. Un cammino iniziato da qualche anno, preso per mano dalla Regione Lombardia, regione che è vanto del Club Alpino Italiano (con 150 anni di vita!) che ha 91mila tesserati, 146 sezioni, 86 sottosezioni,oltre 170 rifugi.
A questo mondo di appassionati puri e a quello del turismo “facile”, più a portata di regione e quindi piuttosto low cost, pensa anche il nuovo portale web www.rifugi.lombardia.it, nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia e l'Associazione Rifugi di Lombardia, che presenta e promuove le strutture ricettive montane delle province montane. Da prenotare e frequentare in occasione di mille suggestivi itinerari più o meno impegnativi.
É questo il fulcro del progetto “Rifugi di Lombardia”, presentato dall'assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, dall'alpinista Marco Confortola e dal presidente di Assorifugi Lombardia Giacomo Baccanelli. Per presentarlo, ecco in campo due personaggi famosi dello sport, Rossi e Confortola, un olimpionico della canoa e un alpinista che ha 8 ottomila nelle gambe e nelle dita dei piedi che non ha più, lasciati nella tragedia del K2 2008, hanno camminato con gente “normale” in Alta Valmalenco, per raggiungere a passo spedito ai piedi del Pizzo Scalino la suggestiva cornice del Ca' Runcasch, una struttura oggetto di assegnazione di un contributo di oltre74mila euro per la realizzazione di una centralina idroelettrica.
Alla scoperta di uno dei rifugi con il «marchio di qualità dei rifugi», dotati cioè di apparati di banda larga da satellite, quindi connessi e in rete, si è aggiunta la scoperta di un nuovo progetto di sicurezza. Con l'ausilio dell'alpinista Confortola, infatti, è stato presentato il test del primo elettrocardiogramma in rifugio. I dati relativi al suo screening cardiaco, rilevati attraverso un elettrocardiografo, sono stati trasmessi in tempo reale a un indirizzo email simulando l'invio diretto alle strutture sanitarie e al 118.
«In 40 rifugi della nostra regione - ha spiegato entusiasta l'assessore Rossi - è già possibile usufruire della banda larga. Il nostro obiettivo è quello di estenderla alla rete dei rifugi lombardi, in maniera da garantire a tutti gli escursionisti la possibilità di vivere la montagna con la massima tranquillità e sicurezza». Nel 2012 la Regione ha messo in campo 3 milioni e mezzo per l'ammodernamento delle strutture.
Ad oggi sono 97 su 170 totali i rifugi lombardi che hanno ottenuto il riconoscimento “Q - Ospitalità italiana”.

Adesso, dice l'assessore, bisogna andare avanti: «É mia intenzione proseguire l'opera di riqualificazione già intrapresa e ho chiesto altri 2 milioni di euro per mettere in grado i nostri rifugi di essere competitivi con quelli delle altre regioni dell'arco alpino».

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