Cronaca locale

Adesso il cinema va anche di...moda

Stasera parte il "Fashion festival": proiezioni fino a martedì sul mondo glamour

Adesso il cinema va anche di...moda

Al confine. Tra la prima edizione della Movieweek che passa la mano e la settimana della moda al suo fischio d'inizio. Come una sorta di ideale testimone fra due rassegne che danno lustro alla città, ritorna puntuale come già un anno fa il «Fashion film festival Milano» che, alla sua quinta edizione, accompagna i giorni delle sfilate femminili con una raffica di proiezioni specializzate e tematiche in programma all'Anteo Palazzo del cinema da oggi a martedì.

In programma 200 film, scelti fra gli ottocento progetti presentati, in rappresentanza di 50 Paesi. Saranno queste opere a contendersi i titoli in palio assegnati da un'eterogenea giuria in cui figurano la regista Ana Lily Amirpour, il giornalista Pablo Arroyo, la modella Bianca Balti, lo stilista turco Umit Benan, la manager Caroline Corbetta, l'influencer Orsola De Castro, la direttrice di Ciak Piera Detassis, la giornalista Nicoletta Santoro, il fotografo Max Vudukul e l'attrice Paz Vega, nota per Lucia e il sesso di Julio Medem e Parla con lei di Pedro Almodòvar.

A inaugurare la kermesse, oggi in una serata a inviti, sarà McQueen un documentario programmato nelle sale per il prossimo anno sulla figura di «Lee» Alexander McQueen e il punk di una generazione della «Cool Britannia» che ha rappresentato un'epoca e uno stile sopra le righe. McQueen, morto suicida nel 2010 a 40 anni, a Milano era di casa dove aveva lavorato nella maison di Romeo Gigli a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta prima di diventare il direttore creativo di Givenchy e inaugurare poi una propria linea.

Accanto ai grandi nomi dello stile e della moda, celebrati nella rassegna, sono due i temi portanti di questa edizione del «Fashion film festival Milano». Da un lato ci sarà l'attenzione verso il talento femminile a cui viene data voce e spazio nella sezione «FFFMilano for women» che va ad aggiungersi alla «FFFMilano for green» destinata invece all'applicazione del bio nella moda e alla sostenibilità in un settore così particolare.

Quest'ultimo motivo, più che in chiave cinematografica, sarà un contenitore di attività varie dedicate alla divulgazione del sostenibile affinché diventi consuetudine generale anche nella vita del fashion.

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