Cronaca locale

Alberi, senso unico e zero parcheggi Così può rinascere piazza San Luigi

Maran e Granelli hanno presentato il restyling da 300mila euro

Luca Fazzo

Alle sue spalle il mondo sta cambiando: tra la Fondazione Prada ormai pronta, il megacantiere di Symbiosis che cresce giorno per giorno, insomma una trasformazione urbana tumultuosa (e deve ancor partire il riuso dello Scalo Romana). Ora anche per piazza San Luigi, cuore del quartiere che una volta si chiamava Gamboloita, da tempo irrisolta, si aprono nuove prospettive. Ieri sera presso l'oratorio della Parrocchia gli assessori al traffico e all'urbanistica, Marco Granelli e Pierfrancesco Maran hanno presentato il piano di risistemazione della storica piazza: un progetto che magari solleverà qualche lamentela dal partito degli automobilisti in cerca di parcheggio, ma ridarà alla piazza e alla chiesa il fascino raccolto che spetta loro.

Era un quartiere di fabbriche e di case popolari, quello che (dal nome della vecchia villa di famiglia dei Gambalavita, degradata nel tempo a cascinale) si chiamò per anni Gamboloita. Le tracce del suo animo popolare rimangono qua e là, tra le lapidi dei partigiani e la vecchia cartoleria Bonvini risorta a nuova vita. Ma la piazza è da anni ridotta a parcheggio. Una tristezza a cielo aperto.

Il progetto di sistemazione, per un budget di 300mila euro, prevede due aree verdi con dodici alberi di alto fusto, l'eliminazione del traffico rotatorio e il senso unico di circolazione, con le auto che provenendo da corso Lodi lungo via Scrivia potranno reimmettersi sul corso da via Tagliamento. Vengono totalmente eliminati i posti auto, utilizzati in gran parte dai frequentatori di una vicina palestra, e si punta a ridurre il traffico di transito a favore della vivibilità e della calpestabilità della piazza.

«Vogliamo che le piazze - ha detto Maran - diventino i cuori pulsanti dei quartieri, sia con interventi nuovi, come Gae Aulenti a Porta Nuova, sia attraverso la riqualificazione dei luoghi storici come Rimembranze di Lambrate, Sant'Agostino e San Luigi».

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