Cronaca locale

Alena e Anastasja belle e virtuose nel segno di Brahms

Baeva (violino) e Kobekina (violoncello) al Verdi con la Filarmonica di Wuppertal

Alena e Anastasja belle e virtuose nel segno di Brahms

Alena Baeva, la violinista russa pluridecorata che sognava di fare il pilota d'aereo e che tranquillamente potrebbe essere una modella; la giovane e bella Anastasja Kobekin, uno dei più promettenti talenti della sua generazione che ha debuttato con orchestra all'età di sei anni; l'affascinante e brava Julia Jones, tra i recenti successi, si ricordano le conduzioni delle orchestre Royal Opera House-Covent Garden («Così fan tutte»), della Semperoper di Dresda («Die Entführung aus dem Serail»).

Dalle ore 21 di questa sera con queste tre protagoniste sarà un appuntamento all'insegna della bellezza e del fascino quello della Società dei Concerti al Conservatorio di Milano «Giuseppe Verdi». Programma tra il Settecento e l'Ottocento, tra classico e romantico, in ordine di esecuzione: Haydn (Ouverture «L'infedeltà delusa»), Brahms («Concerto in la min. op.102 per vl., vlc e orchestra») e Mendelssohn («Sinfonia n.3 in la min. op. 56 «Scozzese»). Al centro il grande motore musicale rappresentato dalla Sinfonieorchester Wuppertal, proveniente dalla cittadina della Renania Settentrionale Wuppertal, famosa anche per il Tanztheater di Pina bausch, considerato il gruppo di teatro danza più importante al mondo. Ma torniamo alla trentatreenne Alena, una pupilla del grande Rostropovich che già dall'annuncio del suo arrivo a Milano ha polarizzato l'attenzione di chi segue le cose della musica classica. Breve ritratto di una star che viene dall'Est.

Ospite di alcune delle più importanti orchestre planetarie, quali Mariinsky Orchestra, Tokyo Symphony Orchestra, Grand Tchaikovsky Symphony Orchestra, vanta un repertorio impressionante, si dice oltre quaranta concerti con orchestra, più una miriade di pezzi per musica da camera. E ora c'è grande attesa per il «Doppio Concerto di Brahms» che andrà eseguire con la collega Kobekina al violoncello. La celebre violinista in una intervista ha recentemente raccontato che ascoltava queste mirabili pagine già all'età di tredici anni; quindi è musica che scorre nelle sue vene sin dall'età dell'adolescenza. Infine, riguardo alla serata, qualche nota sul concerto in primo piano - anche se ovviamente gli altri due non sono da meno - ovvero quello brahmsiano, che vede impegnate le due super concertiste soliste.

Brahms doveva scrivere inizialmente un concerto per violoncello, per il suo amico Robert Hausmann. Nello stesso periodo si era scontrato con un altro amico di lunga data, il violonista József Joachim, in occasione del suo divorzio (aveva difeso l'ex-moglie). Il compositore colse l'occasione per dedicare anche a lui il suo lavoro, in segno di riconciliazione.

La prima ebbe luogo a Colonia il 18 ottobre 1887, con l'Orchestra di Gürzenich, sotto la direzione di Brahms stesso, ed avendo come solisti i due dedicatari.

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