Le ali di Milano

Alpi in mostra a Malpensa: un film e fotografie firmati da Armin Linke

Dal dal 22 ottobre al 9 novembre prossimi l'installazione alla Porta di Milano del Terminal 1. Iniziativa di Milano Montagna Festival in collaborazione con Sea per uno degli eventi "fuori festival" più attesi

Alpi in mostra a Malpensa: un film e fotografie firmati da Armin Linke

Le Alpi non fanno solamente da spettacolare paesaggio con vista all’aeroporto di Milano Malpensa, ma entrano nello scalo e si potranno ammirare, con una chiave di lettura particolare, nella Porta di Milano al Terminal 1 che, dal 22 ottobre al 9 novembre prossimi, ospiterà l’installazione site-specific Alpi realizzata dall’artista del fotografo e filmmaker Armin Linke.

L’opera, frutto di una ricerca artistica, sociale e antropologica durata sette anni sulla percezione della rappresentazione visiva e sonora del paesaggio alpino durata sette anni è una delle iniziative più attese di Milano Montagna Festival & Fuori Festival 2018, powered by Vibram, ed è realizzata in collaborazione con Sea. Per la prima volta, il Milano Montagna Festival, manifestazione dedicata alla promozione della cultura della montagna e dello sport outdoor, che avrà il suo headquarter dal 25 al 28 ottobre presso BASE Milano (via Bergognone 34) propone un Fuori Festival con una serie di eventi diffusi in città e sul territorio.

L’installazione a Malpensa è composta dal film Alpi (2010, basato su una ricerca di Piero Zanini, Renato Rinaldi e Armin Linke) e da nove fotografie che approfondiscono la rappresentazione del paesaggio alpino ed è concepita per entrare in dialogo con natura dell’aeroporto, perno infrastrutturale e logistico strategico posizionato al centro dell’arco alpino europeo.

Le Alpi sono viste come un “laboratorio unico della modernità”: uno dei più vasti ecosistemi naturali del Continente europeo e la sua principale riserva di biodiversità; ma sono anche una delle più importanti aree ricreative e turistiche ed hanno subito. tra le grandi catene montuose del mondo, le maggiori trasformazioni da parte dell’uomo. Un luogo chiave dove osservare e studiare la complessità delle relazioni sociali, economiche e politiche che contribuiscono ai cambiamenti di un territorio, del suo paesaggio e della percezione che ne ha sia chi vi abita, sia chi vi soggiorna per brevi periodi.

Il progetto rappresenta l’esplorazione di un luogo comune europeo, di uno spazio antropologico complesso. Un tentativo di restituire un’immagine di cosa accade oggi nelle Alpi, toccando però questioni che travalicano i limiti geografici del suo territorio. L’artista approfondisce due tematiche analizzando da un lato la rappresentazione delle Alpi, cioè come sono raccontate agli altri nei luoghi turistici, nella pubblicità, nei musei, nei modelli astratti degli scienziati e nella costruzione identitaria dei suoi abitanti, luogo di pratiche millenarie, come la transumanza, o di antichi riti religiosi, come i pellegrinaggi; dall’altro, come le Alpi sono abitate, ovvero come luogo di residenza permanente, di soggiorno temporaneo, di lavoro o di svago turistico e sportivo.

A dominare è un mondo-cartolina costellato da verdi prati sui quali pascolano greggi e mandrie all’ombra di vette che si stagliano nel cielo pronte ad essere conquistate dagli alpinisti in estate, e da sciatori e snowborder in inverno. Per Armin Linke, solo una “ricomposizione d’immagini delle Alpi può rendere possibile la comprensione delle complessità e delle tensioni che si creano dentro le dimensioni locali e globali del processo storico, e quella dell’esperienza quotidiana che nasce da questa tensione con le sue conseguenze sullo spazio circostante”. C’è dunque un immaginario “bloccato” e mitizzato che va rimesso in discussione: il punto di partenza è la constatazione del paradosso che struttura questa immagine: quello di una regione alpina che negli ultimi due secoli è stata valorizzata, da chi non vi abitava come modello di “naturalità” e, allo stesso tempo, proprio per questo venduta e consumata.

ARMIN LINKE. ALPI
Aeroporto di Milano Malpensa, Porta di Milano (Terminal 1)
22 ottobre – 9 novembre 2018
Orari: dalle 8.00 alle 22.00
Ingresso libero Informazioni: tel. 02 232323

Fotografie e film courtesy of the artist and Galleria Vistamare/Vistamarestudio, Pescara/Milano

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