Cronaca locale

ALTRE VISIONI

Un forte carattere di impronta autobiografica contraddistingue Padre un film in cui la regista Giada Colagrande racconta la propria storia, intima e personale, dopo aver perso il genitore. Una figura che tornava ad affacciarsi alla sua vita notturna in apparizioni oniriche nelle quali si affidava alla musica il ruolo di accompagnarla fuori dal tunnel del dolore. Il papà perduto di tanti mesti sogni al sapore di nostalgia e lacrime prende le sembianze di Franco Battiato, amico della regista e protagonista, che con quest'opera - unica e singolare nel panorama cinematografico - restituisce alle sofferenze patite la vittoria del superamento pur nell'indimenticato e indissolubile legame. Non si tratta però soltanto del rapporto fra un uomo e sua figlia a emergere dal racconto visivo della Colagrande. Uno degli interrogativi di fondo riguarda proprio l'arte. La creatività e l'afflato sono in grado di aiutare davvero a elaborare un lutto tanto importante...

Padre viene riproposto domani sera alle 21 allo Spazio Oberdan. Tra gli interpreti oltre all'autrice, a Franco Battiato e a Marina Abramovic figura Willem Dafoe che domani sera, con la moglie Giada Colagrande, sarà presente in platea per incontrare il pubblico dopo la proiezione di Padre.

Sarà la prima uscita ufficiale della stella di Hollywood che sabato è stato premiato a Venezia come miglior attore protagonista in At eternity's gate.

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