Cronaca locale

In un anno circa 3 milioni di contravvenzioni

Braccati dai controllori Atm per un «gratta e sosta» scaduto da dieci minuti. Colti in flagranza dai vigili in borghese per quei cinque scandalosissimi minuti con l'auto in sosta vietata per essere scesi a recuperare il paracetamolo in farmacia. Colti in fallo dall'inflessibile occhio della telecamera che vieta l'accesso in centro. Per carità sanzioni quasi sempre ineccepibili nella forma e nelle motivazioni, ma stangate che fanno male.
Con le strisce blu ormai sempre più ridotte, le domeniche a singhiozzo che se devi accompagnare la nonna devi aspettare la fine del blocco, la vita dell'automobilista milanese magari costretto - suo malgrado - a utilizzare il famigerato mezzo è diventata un vero inferno. Il nobile intento di combattere inquinamento e smog pare diventato una comoda scusa per rimpinguare le casse comunali. E i dati sembrano confermarlo. In crescita esponenziale il numero delle multe e di conseguenza anche gli introiti per Palazzo Marino. Secondo i soci di www.ricorsomultamilano.it nel 2012 il Comune ha staccato ben 3milioni di multe in totale, per un incasso che si aggira sui 200 milioni di euro.
Le contravvenzioni viaggiano a ritmo vertiginoso, si parla di 7-8mila biglietti staccati ogni giorno. Tanti, tantissimi. E chi guida lo sa. Nessuna pietà: col blocchetto in mano li vedi aggirarsi all'uscita di scuola a pochi passi dall'edificio ben sapendo che in quel preciso posto e in quell'ora precisa le auto da multe sono «facili» e numerose. Un po' come pescare in una vascone di trote d'allevamento. Le regole ci sono e vanno rispettate e nessuno lo discute. Ma è anche vero che ancora sono poche e mal funzionanti le alternative in campo. Uscendo dalle soste anche Area C promossa da esperimento a provvedimento definitivo garantisce una discreta riserva di quattrini. Gli ingressi irregolari si attestano sulle 4mila auto al giorno.

Le telecamere della Cerchia nel 2012 hanno registrato violazioni per 50 milioni di euro facendo aumentare di circa il 10% gli introiti ricavati dalle sanzioni.

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