Cronaca locale

«Un anno fa c'erano i soldi per evitare nuove tragedie»L'assessore/ 1 Carmela Rozza (Comune)

Stop con le polemiche politiche e lo scaricabarile tra Comune e Regione. «Prendiamoci la responsabilità al 50% e andiamo in sintonia alla soluzione definitiva del problema Seveso». L'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza assicura che Palazzo Marino «aveva pronti già un anno fa i 30 milioni per le vasche di laminazione che servono a contenere le piene, se il Pirellone approva il progetto noi firmiamo l'assegno».
Assessore, le polemiche il giorno dopo il disastro le ha aperte la vostra giunta, accusando la Regione la colpa di non aver lanciato tempestivamente l'allarme. Ma persino il sindaco ha dovuto ammettere che era impossibile.
«É sotto gli occhi di tutti che si è trattato di un evento eccezionale. Forse qualcosa non ha funzionato nel sistema delle allerte, magari ci si sarebbe mossi con anticipo, ma ciò non significa che non sarebbe successo comunque quanto che è accaduto. É stata una situazione eccezionale. Purtroppo ogni volta che esonda il Seveso si apre una giornata di polemica da parte della maggioranza e dell'opposizione e poi si passa subito oltre. Questa volta si arrivi concretamente a un'operazione».
Cioè le vasche di laminazione. Il Comune di Senago si oppone all'opera. Come si risolve?
«Senago non può pretendere che con i suoi no rischino di rimanere sott'acqua gli altri Comuni, capisco le resistenze ma è un progetto di cui non si può più fare a meno».
Milano ha davvero i soldi a disposizione o è un bluff? Non avete ancora approvato il Bilancio 2014.
«In casi di questa gravità si possono finanziare operazioni a stralcio del Bilancio, e già l'anno scorso eravamo pronti a investire sul Seveso. Se la Regione approva finalmente il progetto definitivo, noi firmiamo l'assegno, 20 milioni sul 2014 per la vasca di Senago e dieci nel 2015, anche tutti subito ma credo non che si arriverà a ottobre ormai».
Il capogruppo dei 5 Stelle, Mattia Calise, ha chiesto le sue dimissioni. Cosa gli risponde?
«Intanto non capisco perchè proprio le mie, casomai dell'intera giunta, io c'entro molto poco col caso Seveso. Poi i grillini dovrebbero spiegarci come pensano di risolvere il problema esondazioni se qui ci criticano e in Regione contestano il progetto dell'Aipo. Il mio concetto di opposizione è sempre lo stesso, si ha il dovere di criticare la maggioranza quando non assolve alle proprie responsabilità. E in questo caso il problema non è primariamente comunale, ma sovracomunale».
Però suoi colleghi del Pd, oggi assessori, nel 2010 chiesero le dimissioni dell'ex sindaco Moratti per lo stesso motivo. Non è incorente oggi autoassolversi?
«Le istituzioni sono istituzioni a prescindere dal colore politico, per me era sbagliato attaccare la Moratti e non partecipai alla protesta. Anche allora, come oggi, spettava ad altri sbloccare il progetto anti-esondazioni, bisognava coalizzarsi per fare pressing su Regione e Provincia».
Chiederete lo stato di calamità per risarcire i cittadini?
«Nei prossimi giorni valuteremo l'entità dei danni reali, devono sussistere le condizioni.

Risarciremo comunque i milanesi e spero che Regione e Provincia facciano la propria parte».

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