Cronaca locale

Anno nero degli antagonisti Le denunce sono triplicate

Salgono a 400 gli anarchici finiti nel mirino della polizia Il questore Savina: «In città livello di sicurezza adeguato»

Paola FucilieriLa Milano presa «di mira» dall'Isis (secondo la relazione pre Prima della Scala spiegata nientepopodimeno che dagli scienziati del crimine internazionale, quelli dell'Fbi); la Milano che trema in vista dell'Expo (ma poi non si piega nemmeno davanti alla calata degli anarchici che miravano a ridurre l'evento internazionale a un mero fattaccio di cronaca nera); la Milano dove la percezione d'insicurezza dei cittadini è più forte della stessa realtà al punto che il cantante Biagio Antonacci aveva paura di cantare all'«Alcatraz» lo scorso novembre per non mettere a repentaglio la vita dei suoi collaboratori con il cosiddetto «allarme terrorismo» (poi è venuto e dal palco ha ringraziato il questore, presente in sal, che lo aveva tranquillizzato esortandolo, con una telefonata, a esibirsi). Lasciando da parte gli eccessi di ottimismo, le esagerazioni e gli aneddoti su cui si può ancora sorridere e incrociando rigorosamente le dita per il futuro perché non si sa e non si saprà mai, neanche le tanto deprecate polveri sottili di questi giorni riuscirebbero ad appannare la schiarita offerta dai dati sui reati del 2015 offerti ieri, quasi come un dono di fine anno e con malcelata soddisfazione, dalla questura di Milano. Quelli che stanno per terminare, infatti, non solo èsono stati 12 mesi «positivi sul profilo della sicurezza pubblica», come ci ha tenuto a precisare ieri mattina il questore Luigi Savina forte di un - 10.02 % come dato complessivo dei crimini in diminuzione sul territorio cittadino e della provincia, ma l'Esposizione universale, per le forze dell'ordine, non è mai finita visto che «l'onda lunga di controlli» che l'hanno riguardata «viene portata avanti anche oggi e lo sarà in futuro».Savina - circondato dalla dirigente delle «Volanti» Maria José Falcicchia, dal capo della squadra mobile Alessandro Giuliano e dal vice dirigente della Digos Salvatore de Bartolomeis - non ha voluto aggiungere tinte rosa al suo quadro. «Avete visto uomini con giubbini antiproiettile e arma lunga alla Scala, li vedete allo stadio, li vedrete ai concerti - ha spiegato -. Nessun Paese è più totalmente sereno, ma il livello di sicurezza di Milano è più che adeguato. Aumentano le persone controllate (rispetto al 2014, +26.24% in città e + 16.57% in provincia, ndr), i reati di conseguenza diminuiscono e, per la sicurezza della gente voglio sottolineare che i 630 militari resteranno a vigilare la città per consentire alle forze dell'ordine di muoversi di più in altre direzioni più operative».Per quanto riguarda la Digos, le persone arrestate nel 2015 finite in manette durante le varie attività di polizia giudiziaria sono aumentate da 1 a 10. Segno che i fatti del Primo Maggio hanno dato un giro di vite alla questione «anarchici», come hanno dimostrato le ordinanze di custodia cautelare di un mese e mezzo fa, in Italia e in Grecia. Anche le denunce di quello che una volta si chiamava «ufficio politico» della questura, segnano un aumento generale di oltre 100 unità, soprattutto per iniziative di area antagonista (da 133 a 400), mentre diminuiscono quelle per manifestazioni della destra estrema e per manifestazioni sportive. «Violenze sessuali e maltrattamenti sono stati il fenomeno emergenziale dell'anno - ha sottolineato Maria Josè Falcicchia, tra l'altro promotrice dell'attivazione di un progetto speciale a tutela delle donne vittime di violenza - Gli arresti nel 2015 sono aumentati, 1 ogni 4 giorni e mezzo. Operiamo con percorsi e servizi di prevenzione, quotidianamente, per arginare il fenomeno di femminicidio».«È anche vero che, senza voler sminuire il fenomeno, il 60-70% delle cosiddette violenze sessuali sono perlopiù palpeggiamenti o reati che si consumano all'interno della sfera famigliare per mano di ex mariti, amici o fidanzati.

Oltre alle indicazioni alle donne riportate sul nostro sito, voglio dire che collaboriamo per la loro tutela anche con delle associazioni cattoliche» ha concluso il questore.

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