Cronaca locale

Gli anziani alla residenza Heliopolis hanno sempre un amico (speciale)

Nella struttura di Binasco i nonni possono tenere i loro animali

Elena Gaiardoni

Il treno viaggia lungo la verde pianura, ma il vagone dove sei seduto, quel solo vagone, è sotto un tunnel. L'immagine può simboleggiare la malattia dell'Alzheimer, quando la tua vita è ancora pulsante come una stella, ma ciò che vedi è solo buio, non ci sono stelle. Per bucare le tenebre, una terapia è far sedere l'ammalato su un vagone e simulare la corsa del treno proiettando paesaggi che scorrono, tecnica applicata nella residenza Heliopolis a Binasco, casa di riposo del gruppo francese Korian.

All'avanguardia in ogni senso, Heliopolis si distingue per molte eccellenze nell'oscuro panorama delle case di riposo, un settore di cui si conosce poco, se non nulla, a partire dal numero, visto che l'ultimo censimento del Ministero degli Interni parla di quasi 6.000 strutture in Italia al dicembre 2008, ma ce ne sono almeno 700 fantasma. Una delle prime peculiarità del centro di Binasco è il rapporto tra l'anziano e gli animali. «In due anni cani, gatti e un coniglio sono stati qui, più di cento, sia negli appartamenti che nel Dog Hotel, dove attualmente abbiamo un gatto e un cane» racconta Cosimo Sanapo, direttore gestionale di Heliopolis.

La struttura immersa nel verde della campagna milanese comprende una sezione in cui sono ricavati una serie di appartamenti dove gli anziani autosufficienti vivono come se fossero nella loro casa, portando anche il loro pet. Simbolo di questi ospiti è la signora Marisa, che abita con un bel cagnolone bianco. «Quando arrivò da noi la famiglia era un po' preoccupata, perché la signora non brillava per il suo carattere socievole. Se ne stava sola con il suo cane. Si temeva che qui si chiudesse ancora di più e invece è accaduto esattamente il contrario». Oggi Marisa è un punto di riferimento per tutti gli ospiti di Heliopolis insieme al suo «piumone» con la coda, che accoglie in casa gli amici, scondinzola e fa salotto.

«Stiamo cercando di attuare un passaggio - prosegue Sanapo -. Nelle Rsa (Residenze sanitarie assistite) composte di una stanza ci sono gli anziani con vari gradi di autosufficienza. Se la persona entra con il suo animale, per ora il pet soggiorna nel Dog Hotel, seguito e curato da nostri esperti. L'anziano può andarlo a trovare quando desidera. Ora vogliamo passare alla possibilità di tenere il cane o il gatto direttamente nella stanza».

Vivacità, serenità, forza fisica e psichica: sono questi i giovamenti che portano gli animali a coloro che entrano in strutture non sempre accettate, perché comportano un radicale cambiamento di vita a un'età in cui è arduo trasformare le proprie abitudini. «A Heliopolis c'è la pet therapy. Organizziamo anche corsi per futuri specialisti di questa pratica che sta trovando un riscontro molto positivo nel mondo della terza età». Parliamo spesso dei problemi dell'infanzia, ma è la terza età quella che ci richiede più attenzione, sia per numero di popolazione, sia per i problemi che comporta. Un vecchio che rimane solo è una richiesta di aiuto nella vita di tutti, perché è inerme come un bambino. Rimanendo sempre bimbi, gli animali rispondono alla parte infantile della vecchiaia. Giocano, vogliono coccole e tenerezza, si affezionano: caratteristiche di cui i nostri nonni abbandonati hanno bisogno.

Prendersi cura di un gatto o di una cane, significa continuare a prendersi cura di se stessi per coloro che altrimenti si lascerebbero andare, al punto che alcuni nonni pretendono animali di peluche.

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