Cronaca locale

Appalti Expo-Tribunale irregolari: riunione «urgente» dei giudici

Bichi: «Tutti convocati, se necessario sospendete i processi»

Cristina Bassi

Un'iniziativa con pochi precedenti. Che coinvolge i vertici di Palazzo di giustizia. Il presidente del Tribunale Roberto Bichi ha convocato «con urgenza» per oggi alle 13 una riunione dei giudici per discutere dello scandalo degli appalti Expo per lo stesso Palazzo. Il presidente insiste nella propria convocazione sull'importanza dell'adesione di tutti. Tanto che arriva a ordinare la sospensione dei processi della giornata, se sarà necessario.

L'ordine di Bichi arriva dopo che, in aggiunta a diversi (e anche risalenti di anni) articoli di stampa sulla questione, l'Anac di Raffaele Cantone ha inviato un pesante esposto su quelle gare degli anni 2010-2015 a Corte dei Conti, Procura generale della Cassazione e Procura di Milano. La lettera di Bichi ha toni drammatici: «Considerato - si legge - il grave negativo riflesso derivante sull'immagine e sull'attività stessa del Tribunale ritengo necessario convocare con urgenza una riunione dei presidenti di sezione, in primo luogo per informarvi delle circostanze a mia conoscenza e, inoltre, al fine di valutare eventuali iniziative». Nessuno potrà mancare: «I magistrati sono convocati nell'aula della presidenza della Prima sezione civile e in considerazione dell'importanza dell'argomento sottolineo la necessità della presenza di tutti, eventualmente anche con sospensione dell'udienza».

La lettera è quindi una presa d'atto da parte dei vertici della magistratura milanese del momento critico. L'Autorità anti corruzione ha segnalato che almeno 18 dei 72 appalti finiti sotto la lente sarebbero irregolari. Si tratta di procedure per l'assegnazione di 8 milioni di euro, su un totale di 16, di fondi statali stanziati per Expo e assegnati da Palazzo Marino al Tribunale per l'informatizzazione di uffici e servizi.

Nella relazione viene tra l'altro messo in discussione l'operato di alcune toghe. Tra loro, l'ex presidente del Tribunale Livia Pomodoro, di cui Bichi è stato anche vicario e di cui poi ha preso il posto, e l'ex presidente dei gip Claudio Castello, ora presidente della Corte d'appello di Brescia. Nelle scorse ore la Procura ha inoltre aperto un'inchiesta sulla base delle segnalazioni dell'Anac a «modello 44», cioè a carico di ignoti, con l'ipotesi di turbativa d'asta.

Fascicolo che però se dovesse coinvolgere magistrati milanesi, non potrà rimanere in questa sede.

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